Maxisequestro di case, terreni e orologi di lusso a Roseto e Alba
Immobili e terreni fra le Marche e l'Abruzzo sono stati sequestrati dalla Guardia di finanza di Ascoli Piceno a quattro persone, arrestate su ordine del Gip Giuliana Filippello nell'ambito di un'indagine su una bancarotta fraudolenta da 1,2 milioni di euro. 'Sugar Fraud' il nome in codice dell'operazione. In carcere o agli arresti domiciliari sono finiti tre soggetti della provincia di Teramo e uno dell'Ascolano. Avrebbero costituito e gestito in modo illegale 3 società attive nella commercializzazione all'ingrosso di zucchero.
Secondo l'accusa, gli arrestati avrebbero compiuto una serie di operazioni finanziarie e commerciali illecite, culminate con la distrazione dei principali asset aziendali, di somme di denaro e altri valori per un totaledi oltre 1,2 milioni di euro. Il gruppetto avrebbe inoltre omesso di pagare fornitori, istituti di credito e Fisco. Dopo averle affidate a prestanome, reclutati da altre persone inserite nel circuito criminale, le società sarebbero state fatte fallite. Dietro la bancarotta, amministratori 'teste dilegno', sedi societarie fittizie, conti correnti sui quali venivano effettuate operazioni finanziare 'simulate', carte di credito intestate a prestanome, con la distruzione e/o occultamento di scritture contabili. Nel tempo, gli indagati si sarebbero specializzati nell' acquisire società in gravi difficoltà finanziarie: le intestavano a indigenti, in genere immigrati iracheni e pachistani, in modo da poter incamerare senza problemi i beni delle imprese, mettendoli al riparo da possibili azioni di recupero sia da parte dei creditori sia dell'amministrazione finanziaria. Sono stati sottoposti a sequestro preventivo tre fabbricati ad Alba Adriatica e Roseto degli Abruzzi, dove la Gdf ha messo i sigilli anche ad un terreno. Un altro appezzamento di terreno con un edificio in corso di costruzione, è stato sequestrato a Nereto. Sigilli anche a sei orologi di lusso.