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Era ferma nel cassetto della Asl di Teramo la delibera n.306 del 16 aprile 2012 con cui si proponeva la sottoscrizione di un Accordo Quadro con l'Università dell'Aquila (Dipartimento di Architettura e Urbanistica) per la conservazione, l'accrescimento e l'adeguamento del patrimonio immobiliare della Asl di Teramo. Meno di dieci giorni dopo da quella delibera, era arrivato il ricorso a firma dell'Ordine degli Ingegneri e dell'Ordine degli Architetti pianificatori e paesaggisti e conservatori della provincia di Teramo. I professionisti teramani, a metà maggio del 2012, hanno dunque impugnato la delibera e presentato ricorso al Tar chiedendone l'annullamento, contestando gli incarichi ai professionisti aquilani e la presunta violazione dei principi di ispirazione comunitaria “di non discriminazione, parità di trattamento, proporzionalità e trasparenza; violazione dei principi generali in tema di evidenza pubblica, di matrice comunitaria e di vari articoli Da allora non si è né tenuta alcuna udienza innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale né, sopratutto, si è mai proceduto alla sottoscrizione dell'accordo quadro. Il direttore generale della Asl di Teramo, con una nuova delibera, la n.417 di ieri, 4 aprile, ha optato per la revoca della delibera di due anni fa: una decisione presa in autotutela, così come, nel 2012, avevano suggerito gli stessi due Ordini professionali provinciali.   asl_Teramo