Era esasperata dei comportamenti violenti del figlio 38 enne violento, che quotidianamente la maltrattava con pesanti ingiurie ed epiteti volgari, minacciandola di morte e di incendiare la casa con tutto ciò che si trovava dentro, la obbligava a cucinare per lui ad orari determinati perché in casa comandava il figlio. In alcune occasioni l’aveva minacciata di gettarla dal balcone qualora non avesse eseguito alla lettera i suoi ordini perché era lui il padrone di casa, obbligando tutti gli altri membri familiari - padre e fratello - a sottostare ai suoi voleri, andando fuori di testa e mettendo a soqquadro l’appartamento quando veniva contraddetto. In un'altra circostanza, in preda ad una crisi violenta, non aveva esitato a colpire il padre cagionandogli lievi ferite giudicate guaribili in gg. 30, mentre in un’altra occasione aveva colpito con un oggetto contundente il fratello, intervenuto a difesa del padre, provocandogli delle lesioni guaribili in 7 giorni ed urlando nel contempo che li avrebbe ammazzati ed avrebbe dato fuoco alla casa.
Per gli importanti motivi enunciati, i familiari si erano convinti e si erano rivolti ai Carabinieri di Nereto, che dopo aver raccolto una dettagliata denuncia e sentito alcuni testimoni avevano rimesso una minuziosa informativa alla Procura della Repubblica di Teramo che ritenendo valide le indagini condotte aveva avanzato la richiesta al GIP per l’emissione di un provvedimento. Il Dott. Marco Procaccini letti tutti gli atti ha emesso l’ordinanza di applicazione della misura cautelare in carcere che è stata eseguita nel tardo pomeriggio di ieri.
L’uomo è stato quindi prelevato a casa e tradotto presso la Casa Circondariale di Rieti, lasciando – almeno per qualche mese – un pò di respiro ai familiari provati dalle violenze quotidiane.