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Umberto Adamoli tra “I Giusti delle Nazioni”. E’ la proposta avanzata dal Sindaco di Teramo Maurizio Brucchi, durante la manifestazione commemorativa che si è tenuta sabato scorso, 5 Aprile. Umberto Adamoli nacque a Teramo, il 10 maggio 1878. Nel 1939 divenne Podestà della città, carica che conservò fino alla Liberazione. In questo periodo si distingue per un atto di eroismo durante l'occupazione tedesca, offrendosi in ostaggio ai tedeschi che intendevano operare una rappresaglia nei confronti di 100 cittadini teramani, dopo i fatti di Bosco Martese. La commemorazione di Adamoli si è tenuta nell’ambito del Bicentenario del Liceo Ginnasio “M.Dèlfico” con due diversi appuntamenti nella medesima giornata. Il primo di tali incontri si è tenuto nell’Aula Magna del Convitto nazionale, sul tema “Teramo e la Shoah”, a conclusione del progetto didattico “Shoah memoria d’Europa” curato dal dipartimento di filosofia e storia del Liceo coordinato dalla prof.ssa Patrizia Vernisi e la collaborazione del prof. Roberto Ricci. Il progetto, rivolto alla classi V liceali, si è articolato in diversi fasi, collegandosi al concorso nazionale del Ministero della Pubblica Istruzione “I giovani incontrano l’Europa” con la partecipazione, nel giorno della memoria (27 gennaio 2014), della signora Licia Canurutto di Trieste, ultima testimone della presenza degli ebrei di Trieste nella nostra Città negli anni terribili 1943 -1944, quando l’allora Podestà Umberto Adamoli li salvò appunto dalla sicura deportazione. Durante l’incontro, è intervenuto, tra gli altri, il dott. Daniel Vogelmann, scrittore, editore della casa editrice la Giuntina di Firenze, personalità di rilievo della cultura ebraica, traduttore ed editore in Italia dell’opera “La Notte” di Elie Wiesel premio Nobel per la pace nel 1986. Il secondo incontro si è tenuto nel pomeriggio, nella sala consiliare del Comune, dal titolo: “Umberto Adamoli. Il Podestà che salvò gli ebrei”. Ed è stato proprio in questa occasione che il Sindaco Brucchi ha sottolineato il contributo coraggioso del Podestà Umberto Adamoli per la salvezza degli ebrei di Trieste a Teramo negli anni terribili 1943 -1944 chiedendo, a nome della Città, l’inserimento del suo nome tra “I Giusti delle Nazioni”. Il prof. Roberto Ricci ha illustrato le vicende di quei mesi e ha letto la lettera importantissima di ringraziamento degli ebrei stessi nel 1944 ad Adamoli e le altre testimonianze scritte successivamente che, accanto alla ricostruzione degli avvenimenti letta da Licia Canarutto, hanno avvalorato la richiesta del Sindaco Brucchi. Il dott. Vogelmann, che ha chiuso la manifestazione, ha apprezzato l’impegno coraggioso del podestà Adamoli a favore degli ebrei di Trieste sostenendo con convinzione e sicura amicizia presso l’ambasciata d’Israele a Roma l’inserimento del Podestà Umberto Adamoli tra “I Giusti delle Nazioni”. Giusto delle Nazioni, è titolo che indica i non-ebrei che hanno agito in modo eroico a rischio della propria vita per salvare la vita anche di un solo ebreo dal genocidio nazista. Chi viene riconosciuto Giusto delle Nazioni viene insignito di una speciale medaglia con inciso il suo nome, riceve un certificato d'onore ed il privilegio di vedere il proprio nome aggiunto agli altri presenti nel Giardino dei Giusti presso il museo Yad Vashem di Gerusalemme. Ad ogni Giusto delle Nazioni viene dedicata la piantumazione di un albero, poiché tale pratica nella tradizione ebraica indica il desiderio di ricordo eterno per una persona cara. Dagli anni novanta tuttavia, il nome dei Giusti è inciso sul Muro d'Onore eretto a tale scopo nel perimetro del Memoriale. Ai Giusti delle Nazioni, inoltre, viene conferita la cittadinanza onoraria dello Stato di Israele.