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PUSHERCARABINIERIM.S., il pusher quarantaseienne di Notaresco ci ricasca: era il 27 febbraio scorso quando i Carabinieri di Notaresco, nonostante ci si trovasse in piena emergenza sanitaria a causa del coronavirus, avevano notato uno strano andirivieni di tossicodipendenti dalla sua abitazione. I militari dell'Arma così si finsero tecnici dell'Enel e riuscirono a sorprendere M.S. con la droga in casa, circa 150 grammi, che gli costarono gli arresti domiciliari. E nonostante tale misura restrittiva fosse ancora in atto, M.S. aveva ripreso tranquillamente la sua redditizia attività di spaccio. I Carabinieri, infatti, si sono resi conto che, di nuovo, le "visite" a casa di M.S. da parte di alcuni tossicodipendenti erano riprese con una certa regolarità. Quindi stanotte è scattato il blitz a casa del pusher, ed i sospetti dei Carabinieri si sono rivelati ancora una volta più che fondati. Gli uomini del Maresciallo Mario Di Filippantonio lo hanno di nuovo sorpreso con la cocaina in casa, nonostante si trovasse ancora agli arresti domiciliari. 50 i grammi di sostanza stupefacente sequestrati dai militari dell'Arma, oltre al consueto materiale per la pesatura ed il confezionamento della droga. Il tutto è stato sottoposto a sequestro e messo a disposizione della competente Autorità Giudiziaria, mentre M.S., dopo le formalità di rito in caserma, è stato ricondotto a casa per essere nuovamente sottoposto agli arresti domiciliari, al termine dell'udienza di convalida che si è svolta nella stessa mattinata di oggi.