«Perdonami Simone. Sono stato io. Non ce la facevo più». Dopo aver accusato in passato il figlio, stavolta quello che sembrerebbe emergere da due manoscritti ritrovati in casa dei Santoleri è completamente diverso. L'autoaccusa di Giuseppe scagiona il figlio Simone dall'ipotesi di concorso nell'omicidio della pittrice Renata Rapposelli, moglie e madre degli imputati. Ed è proprio alle battute finali del processo ai due Santoleri che saltano fuori due scritti che potrebbero rivelarsi decisivi. A tirarli fuori è la difesa nelle ultime udienze di un processo alle battute finali al tribunale di Teramo. Nuovi elementi di una istruttoria che saranno valutati dai giudici. La difesa di Giuseppe ha chiesto che i giudici dispongano una perizia grafologica sugli scritti, la corte si è riservata la decisione che sarà sciolta in occasione della prossima udienza in programma il 23 luglio.