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"Non strumentalizzare questa Azienda ne trasformarla in improprio terreno di scontro". Chiaramente, scontro elettorale. E' l'appello a firma della società Teramo Ambiente, partecipata del Comune di Teramo, più volte tirata in ballo dai candidati sindaci, a cominciare da Gianluca Pomante, dei Movimenti civici pretoriani e, a seguire, Manola Di Pasquale del Pd. La TeAm ha diramato una nota per chiarire alcuni punti, replicando alle accuse mosse dagli stessi candidati e difendendosi dagli attacchi. Replica a Pomante, che segnalava la presenza di una discarica di inerti e scarti di cantiere in contrada Vezzola, dicendo che «trattandosi di un cantiere privato, la Te.Am. non è competente quale gestore di un servizio pubblico. Potrebbe, eventualmente, essere interessata dal produttore o detentore di rifiuti, previa stipula di apposito contratto e in veste di soggetto privato». Altra replica a Pomante riguarda l'iter di smaltimento delle vernici. La TeAm ricorda che tale tipo di raccolta non è attiva. Tra i chiarimenti indirizzati alla candidata Di Pasquale c'è quello relativo alla natura del "blitz" della Guardia di Finanza nella sede di via Delfico: "I controlli in atto da parte della Finanza -si legge nella nota diffusa dalla TeAm- non sono operazioni di polizia giudiziaria, bensì normali verifiche tributarie ai fini delle imposte dirette e dell'Iva dal 2012». team