Ventunomilatrecentoquarantotto utenze senza gas tra Teramo e Torricella Sicura da ieri sera alle 19.20 per colpa di un guasto al sistema di trasporto del gas che, per quel che concerne l'Abruzzo, fa capo alla SGI e che ha provocato la disalimentazione della rete di distribuzione che viene gestita, come noto, dalla società (ex Enel Gas) 2IRete Gas. La stessa che adesso chiederà i danni alla SGI, dalla quale si attendono urgenti e specifici chiarimenti su cosa sia successo e soprattutto chi ne sia responsabile. L'emergenza gas a Teramo e Torricella Sicura continua e non finirà prima di quattro giorni ha fatto sapere il Prefetto, Valter Crudo, che questa mattina, accanto ai sindaci di Teramo, Maurizio Brucchi, e di Torricella, Daniele Palumbi, ha convocato gli organi d'informazione insieme a tutti i soggetti membri del Cos, il Centro Coordinamento dei Soccorsi, che resterà attivo fino a quando non si sarà risolto il problema che sta creando serissimi disagi e danni alla popolazione e alle attività commerciali, a cominciare da quelle operanti nel settore dell'alimentazione.
Oltre al numero di riferimento della sede della Prefettura di Teramo, resta attivo il numero verde in capo alla 2IRete Gas, l'800 900 806, anche se, in questo caso, ogni telefonata potrà solo confermare l'esistenza di un problema più che noto: ossia che il gas, nelle case, non c'è. E sarà così per altri giorni, ancora. Sono oltre 70 i tecnici della 2IRete Gas, arrivati da Marche, Molise, Lazio, Toscana, Abruzzo, a Teramo, per procedere alla chiusura di tutte le utenze, domestiche e non: un iter obbligatorio per poi procedere alla riattivazione di ogni singola utenza, nel massimo livello di sicurezza necessario in casi delicati come questo che, ripetono i diretti interessati,non si era mai verificato prima almeno a Teramo.
Questa sera la Prefettura renderà nota la prima zona di Teramo da cui partirà la riattivazione delle utenze: il gas è tornato all'interno della centrale di zona Carapollo ma adesso il problema è la tempistica utile a ripristinare l'erogazione nella rete e negli impianti che servono oltre 20mila persone a Teramo e 822 a Torricella Sicura. Già domani una prima zona potrà tornare a riaccendere i fornelli ma per arrivare a coprire, con il piano di riattivazione, tutte le aree interessate, occorreranno almeno tra i 4 e i 6 giorni.
Prefettura e Comune di Teramo hanno chiesto formale appoggio logistico all'assessorato alla Protezione Civile della Regione Abruzzo per prevedere, in caso di necessità, un piano di distriubuzione di pasti caldi a chi non avrà alternative (seconde case al mare o fuori Teramo e Torricella, ad esempio) e dovrà pur nutrirsi. Il sindaco Brucchi ha ipotizzato o l'allestimento di una cucina da campo su Largo Madonna delle Grazie o il ricorso alle due società che gestiscono il servizio ristorazione. Si attende la comunicaizone ufficiale da parte della Regione. Nessun problema per l'ospedale che può contare su un carro bombolaio autonomo e nessun problema per le scuole che, come noto, sono chiuse in questi giorni. I tecnici della 2IReteGas, diretti dal responsabile del Dipartimento per il centro Italia, Andrea Vallebona, stanno passando, porta a porta, a chiudere ogni valvola sui contatori: hanno una divisa specifica e sono dotati di tesserino di riconoscimento. L'emergenza per oggi resta ai massimi livelli. In attesa di capirne il perchè e sapere a chi chiedere i danni.