Scoperta la truffa di Tablet e I-Phone via internet, denunciato un montoriese
Nelle ultime settimane la Squadra Mobile, trasmetteva alla locale Procura, a piu’ riprese, alcune informative di reato a carico di D.F.G. di anni 42, originario di Montorio al Vomano, domiciliato a Corropoli ma residente in Grecia, responsabile di numerosi reati tra i quali truffe on-line, sostituzione di persona ed altro, ai danni di utenti della rete internet ed esercenti del teramano. Gli accertamenti esperiti rivelavano che l’indagato, usando false generalita’, proponeva su siti quali e-bay e subito.it, la vendita di tablet ed I-phone a prezzi concorrenziali. Le vittime, tratte in inganno dai costi ridotti indicati dal truffatore, ricaricavano la cifra richiesta, su carte poste pay di volta in volta indicate dal sedicente venditore che, ricevuto il pagamento, ometteva di consegnare il materiale promesso. Quest’Ufficio trattava 12 querele in materia, in alcuni casi pervenute da altri Presidii di Polizia ove alcune delle vittime avevano presentato l’iniziale denuncia. Le indagini avviate, evidenziavano che le carte poste-pay sulle quali gli ignari utenti eseguivano i versamenti, erano intestate all’indagato. Nel corso dell’attivita’ investigativa emergeva che alcune utenze cellulari utilizzate durante le trattative con i clienti, erano intestate a soggetti estranei alla vicenda. I conseguenti accertamenti rivelavano il modus operandi del truffatore che, al fine di sviare gli inquirenti, con pretesti di vario genere, otteneva i documenti di identita’ di amici e parenti inconsapevoli, con i quali attivava schede sim utilizzate per i contatti con le vittime delle truffe. In alcune circostanze i documenti di identita’ acquisiti fraudolentemente, venivano utilizzati dall’indagato per accendere conti correnti bancari all’insaputa del reale titolare onde ottenere il rilascio di carnet di assegni successivamente posti in circolazione per la realizzazione di altre truffe ai danni di commercianti ed esercenti del posto. In altri casi le generalità altrui, artificiosamente acquisite, venivano usate dal truffatore per attivare contratti con la Telecom ed altri gestori di servizi pubblici essenziali, a seguito dei quali i reali intestatari, all’oscuro di tutto, si vedevano recapitare bollette per servizi mai fruiti. Di recente questa Squadra Mobile otteneva dall’A.G. procedente un decreto di perquisizione della dimora dell’indagato, nel corso della quale veniva sequestrato materiale concernente i reati commessi nonche’ il computer contenente dati riconducibili all’attività delittuosa.