L'INCHIESTA/Chiusure delle sedi universitarie, il rettore preferisce "tacere"
Preferisce tacere fino a martedi prossimo il Rettore dell'Università di Teramo Luciano D'Amico dopo il nostro articolo in merito alla chiusura delle tre sedi universitarie a seguito del blitz della Guardia di Finanza. Sul sito dell'Uni.Te appare solo la dichiarazione che qui vi riportiamo integralmente:
In merito alle notizie apparse sulla stampa circa presunte indagini giudiziarie sull’Ateneo, il rettore Luciano D’Amico “per il rispetto dovuto – e nel caso dell’Università di Teramo voluto – all’Autorità giudiziaria” ritiene di non rilasciare alcuna dichiarazione. In ogni caso il rettore “è ben lieto di spalancare le porte dell’Ateneo a qualsiasi attività di controllo mirata all’accertamento della piena legittimità degli atti”.
Di contro, per quanto attiene il processo di razionalizzazione delle sedi dell’Ateneo, così come ritenuto già nel programma elettorale pubblicato nel dicembre 2012, il rettore “conferma l’obiettivo di concentrare in due sedi l’operatività dell’Ateneo nel Comune di Teramo (Campus di Coste Sant’Agostino e Piano d’Accio) entro la fine del corrente anno”.
A tal fine è convocata per martedì 6 maggio, alle ore 16.00 presso il Fondo rustico di Chiareto a Bellante, una conferenza stampa sull’argomento, nel corso della quale il rettore illustrerà le valenze strategiche del piano di riassetto articolato sulla chiusura di sette delle dieci sedi su cui operava l’università al 1° gennaio 2013. In quella sede verranno evidenziati le riduzioni di costo, il più efficiente utilizzo del personale e il miglioramento dei servizi offerti agli studenti, resi possibili dalla razionalizzazione logistica.
Così come già verificatosi con le chiusure delle sedi di Atri e Giulianova, “sono già stati assunti tutti i provvedimenti necessari per assicurare il regolare svolgimento dell’attività didattica, semplificando peraltro l’organizzazione delle lezioni della Facoltà di Medicina veterinaria che prima della chiusura si svolgevano in quattro sedi e dopo la chiusura si terranno nelle sole due sedi di Giurisprudenza e Piano d’Accio”.