Il Sicet chiede all'Ater attenzione per disabili ed anziani
Centinaia, tra disabili e anziani malati cronici, vivono quotidianamente disagiati e isolati in alloggi di proprietà dei Comuni e dell’Ater, senza ascensore, costretti a rimanere nel proprio appartamento giorni e giorni. Uno scalino dopo l' altro. Giorno dopo giorno. Anno dopo anno. Fino a quando le gambe non ti reggono più, le borse della spesa diventano troppo pesanti e il fiato si fa corto. Così, resti prigioniero in casa tua. Capita in quasi tutti gli alloggi di proprietà comunali e popolari della Provincia di Teramo, e molto più spesso di quanto non si possa pensare. Centinaia tra disabili e anziani con malattie cronache, sono costretti a rimanere dentro casa per giorni, perché queste case sono abitate soprattutto da disabili e anziani. E poi ci sono i diabetici i cardiopatici: tutte persone che ad un certo punto non ce la fanno più ad affrontare tre, quattro o cinque piani ogni volta. Questa grave difficoltà diventa un vero e proprio disagio per molte persone che hanno come unica possibilità quella di chiedere un cambio alloggio all’Ater e al Comune».Il problema, ormai è annoso. Quello degli ascensori, sembra di difficile, difficilissima risoluzione,questa possibilità viene negata anche ai malati di sla. Il SICET, chiede all’Ater e al Comune di Teramo, di intervenire urgentemente eliminando quelle condizioni di handicap, di malati cronici e ogni tipo di disabilità. Vivere in una casa senza ascensore significa vivere in una prigione, in uno stato di detenzione forzata che, a volte, non si applica neanche ai criminali. Eppure risiedere in alloggi popolari dovrebbe essere un diritto di tutti e non solo di qualche fortunato. Nelle case popolari e comunali purtroppo abitano anche persone in carrozzina che non possono uscire per colpa di ascensori rotti non possono uscire di casa se non per mezzo dell' ascensore. Ma le liste sono lunghe le richieste sono tante e i tempi di attesa diventano improponibili. Ci vuole più rispetto e più riconoscenza per disabili e anziani che hanno contribuito con anni di lavoro e fatica, a fare grande la città dove vivono e dimorano.