×

Avviso

Non ci sono cétégorie

WhatsApp_Image_2021-03-28_at_09.04.58.jpegWhatsApp_Image_2021-03-28_at_09.04.42.jpegWhatsApp_Image_2021-03-28_at_09.05.05.jpeg

La bella giornata  ha portato tanta gente, ieri pomeriggio, nel centro di Teramo. Le forze dell'ordine hanno pattugliato strade e piazze più frequentate anche a piedi e in serata l'assessore comunale Maurizio Verna ha comunicato che, almeno da parte della polizia locale, non c'erano state sanzioni, anche se risulta ci sia stato un bar del centro a forte rischio di multa e chiusura. «L'ordinanza anti-alcol funziona e quasi certamente verrà proragata dal Sindaco (scade in  6 aprile)», ha detto Verna. Sui social, però, c'è chi ha postato fotografie in cui si vedono giovani assembrati contestando la scarsa efficacia dei controlli.

Scrive su facebook Antonella Ambrosii: «Stasera una sorta di guerriglia urbana: bottiglie rotte, vetri in frantumi, bicchieri di plastica, lattine , immondizia di vario genere in alcune vie e piazze del centro. Giusto un paio di foto, e non sono le peggiori.

In via della Banca ragazzi che fanno i loro bisogni a cielo aperto, alle h. 19, 30, come nella toilette di casa. Ma non è una novità.
In via Nicola Palma vetri rotti davanti ai portoni, in piazza S. Anna vasi di fiori rovesciati a terra e ragazzini che fanno i loro bisogni sui portoni. Non di casa loro, ovviamente.
In tutte le piazze del centro gruppi di ragazzi, ragazzini, adolescenti e anche meno giovani, vicini, senza mascherine ma con molte bottiglie da bere.
Il tutto in una città "oscurata", illuminazione spenta del tutto in corso San Giorgio, Piazza Martiri e altrove. Black out ?
La riflessione mi suggerisce qualche domanda: dove sono i genitori dei ragazzi più giovani? dove sono le forze dell'ordine?
Che mondo stiamo costruendo per questi giovani dopo un anno di pandemia in cui, credo, nessuno si è occupato di loro in modo adeguato?
Attenzione: non vorrei sentire il solito sproloquio contro i ragazzi.
I colpevoli siamo noi adulti. Che da genitori, educatori, politici non ci stiamo occupando di loro.
Grazie a chi vorrà leggere ed interloquire».