“Se fossi rimasto al binocolo, col quale stavo controllando i suoi tiri, sarei morto anche io”. È la testimonianza di Luca Ranalli, avvocato e presidente della TeAm, ma anche istruttore di tiro sportivo, che ha assistito al suicidio di Roberto Franco Bellarte. “Nulla faceva pensare che stesse meditando il suicidio - spiega Ranalli - aveva già sparato una quarantina di colpi e si stava avviando alla fine della sua sessione, poi all’improvviso, quando mi sono spostato per rimuovere i bossoli, lui ha guardato verso di me e, come abbiamo potuto verificare con le telecamere di sorveglianza, sembrava che volesse sincerarsi che io mi fossi spostato, poi si è sparato alla tempia”.