L’incompetenza territoriale era già stata sollevata dagli stessi avvocati che avevano chiesto lo spostamento del processo in Abruzzo. Tra L’Aquila e Teramo spunta però Vibo Valentia. Il Tribunale collegiale di Catanzaro – presidente Carmela Tedesco – ha parzialmente accolto l’istanza di incompetenza territoriale e funzionale sollevata dagli avvocati difensori di Giuseppe Calabretta e Giorgio Naselli, imputati in uno dei cinque tronconi nei quali si divide il processo Rinascita-Scott, istruito dalla Dda di Catanzaro contro le cosce vibonesi e i loro sodali. I legali Gennaro Lettieri, Giuseppe Fonte e Rocco Maria Di Dio avevano chiesto che il processo venisse spostato a Teramo ma il collegio ha deciso di trasferire il processo a Vibo Valentia.
Questo troncone del processo vede imputati l’amministratore fittizio Giuseppe Calabretta, l’imprenditore Rocco Delfino, alias “U Rizzu”; Salvatore Delfino, figlio di Rocco e titolare del 33% delle quote della società del padre; Roberto Forgione, socio di minoranza di Rocco Delfino; Ilenia Tripolino, fidanzata del figlio di Rocco Delfino e Giorgio Naselli, colonnello dei carabinieri. Le accuse vanno, a vario titolo, dal trasferimento fraudolento di valori alla rivelazione all’utilizzazione di segreti d’ufficio.