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Sessanta anni, con 20 anni di servizio alle spalle di cui 17 da pubblico ministero. A lui, Giovanni Spinosa, oggi Presidente del Tribunale di Teramo, si deve la prima sentenza con cui una cosca mafiosa è stata condanna a risarcire lo Stato, quando nel 2006 presiedeva la sezione penale del tribunale di Paola. Il giudice Spinosa è adesso uno dei nuovi consulenti della commissione parlamentare antimafia nominato dall'ufficio di presidenza in capo a Rosy Bindi. Da giudice istruttore prima e da pm dopo ha diretto le indagini sui sequestri di persona a opera dell’Anonima sarda verificatisi in Emilia Romagna negli anni ottanta. Ha indagato sulle associazioni mafiose legate ai Corleonesi insediatesi a Bologna e in Romagna a partire dal 1984, ha indagato sulla ’ndrangheta, sulla stidda, sul doping nel ciclismo e sulla revoca della scorta a Marco Biagi, assassinato nel 2002 dalle Brigate rosse. Due anni fa circa è uscito il suo libero: "L'Italia della Uno bianca": sua l'inchiesta sulla scia di sangue in Emilia Romagna tra il 1987 e il 1994. giovanni-spinosa