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"Esprimiamo tutta la nostra preoccupazione per la notizia uscita dopo pochi giorni dalle elezioni, e che annuncia la modifica contrattuale per gli operai dell'industria Rolli. Come già successo ad Amadori i contratti verranno convertiti da industriali ad agricoli comportando retribuzioni più basse, un grave danno per i lavoratori precari e stabili e un grave danno per l'intera comunità rosetana che subirebbe le conseguenze economiche della ridotta capacità di spesa delle famiglie coinvolte". A denunciare quanto potrebbe accadere ad oltre 800 dipendenti della azienda Rolli è il circolo di Rifondazione Comunista di Roseto: "Oltre all'aspetto economico desta preoccupazione il grave arretramento dal punto di vista dei diritti acquisiti, in una fabbrica come Rolli, dove molti operai vivono stagionalmente l'ansia della fine del contratto, questa decisione aziendale sembra assumere l'aspetto di un vero e proprio ricatto". E ancora: "Un ricatto inaccettabile e ci aspettiamo che la politica che tanto ha fatto per l'industria rolli in questi anni ottemperando a qualsiasi richiesta, non si tiri indietro e non taccia di fronte all'impoverimento dei cittadini grossetani". Sul "caso Rolli" arriva anche un'interrogazione a risposta scritta che verrà illustrata alla Camera dal deputato di Sel, Gianni Melilla. Il 6 giugno, intanto, i vertici aziendali torneranno ad incontrare i sindacati. 

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