Vietato far pedinare un dipendente da un investigatore privato. Lo ha stabilito il Tribunale di Teramo, nel caso di una impiegata licenziata perchè, avrebbe svolto nell'orario di lavoro attività estranee al suo lavoro e per avere attestato, sul computer aziendale orari di uscita e rientro in ufficio diversi da quelli effettivi. Il Tribunale ha confermato il licenziamento, ma ha condannato l’azienda a risarcire la lavoratrice con una somma pari a venti mensilità perché era stata fatta pedinare da un'agenzia investigativa anche con un Gps installato a sua insaputa nella sua auto. Secondo in Tribunale, infatti, si sarebbe trattato di un'illegittima intrusione di terzi nella sfera privata della lavoratrice.