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Due storie di violenza tra le mura di casa, protagonisti due operai. vittime le loro compagne, di cui una incinta al settimo mese. E' la sintesi della cronaca che, dalla costa all'entroterra, svela storie di sofferenza, dolore, violenza. Partiamo dalla costa. La vittima sono una donna di 50 anni e i suoi figli, vessati da oltre un anno e costretti a subire violenze fisiche e psicologiche dall'uomo di casa, marito e padre. Quella che sembrava l'abitazione di una normale famiglia residente a Castelnuovo Vomano in realtà celava giorni di inferno. Per questo operaio, un insospettabile di 52 anni ma purtroppo ostaggio dell'alcol, è scattato un divieto di avvicinarsi alla sua famiglia: diverse volte la donna era stata picchiata e nonostante avesse riportato lesioni non era mai ricorsa alle cure dei sanitari nella vana speranza che il coniuge potesse cambiare la sua spregevole condotta. Ma lui non è mai cambiato. L’escalation della violenza ed il timore per la propria vita e quella dei figli, ha spinto finalmente la donna a chiedere aiuto ai Carabinieri che, dopo una serie di indagini, hanno raccolto le prove sufficienti e ottenuto dal giudice la misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare. Il 52enne non può avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla moglie ed ai figli, dai quali comunque dovrà mantenere una distanza di almeno cinquecento metri. La stessa misura cautelare coercitiva personale è stata applicata, questa mattina, ad un altro operaio di 27 anni, di origini marocchine, residente a Sant'Egidio alla Vibrata: a denunciarlo ai carabinieri della stazione di Campli è stata la giovane moglie, connazionale e coetanea, al settimo mese di gravidanza. La donna viveva in uno stato di terrore, ormai, nonostante si fosse separata dal marito preferendo andare a vivere a Campli. Alla fine è riuscita a trovare il coraggio di denunciare tutto e il gip ha emesso l'ordinanza di allontanamento per il 27enne: l'uomo deve rimanere a non meno di 500 metri di distanza dalla donna e dalla sua abitazione oltre a non poter tentare contatti e forme di comunicazione con lei.     carabinieri buona caserma