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CARABINIERIBELLAARRESTONell'ambito del protocollo "Estate sicura" promosso dal Comando Provinciale Carabinieri di Teramo, per garantire la massima sicurezza del territorio, la Compagnia Carabinieri di Teramo, ha disposto straordinaria vigilanza , tenendo conto che la città è deserta , in quanto il più delle persone sono fuori in vacanza e gran parte delle attività commerciali sono chiuse . Questo stato di fatto , purtroppo rende facile l’attività dei malviventi dediti a furti in appartamento e reati contro il patrimonio in genere . Per tale ragione , la Compagnia Carabinieri di Teramo ha disposto un rafforzato dispositivo di controllo, proprio per vigilare e monitorare quelle zone dove si sono verificati o si potrebbero verificare furti o comunque reati contro il patrimonio.

Per tutto il fine settimana , il dispositivo ha permesso di cinturare gran parte del tessuto urbano nonché le principali arterie di passaggio del malfattori monitorando il transito in entrata ed in uscita da Teramo ma anche di tutta la zona pedemontana dell’area di competenza della compagnia, coinvolgendo tutte le stazioni Carabinieri territorialmente interessate , supportate dai reparti speciali della sede. Durante il servizio sono state , 145 le auto controllate, 180 le persone identificate e 15 le contravvenzioni elevate al codice della strada. Decurtati ben 63 punti
Nello specifico inoltre , i militari del nucleo operativo e radiomobile della Compagnia, traevano in arresto un giovane trentenne della zona, in quanto lo stesso a seguito di un sinistro stradale dove intervenivano i militari per i rilievi, si scagliava con animosità e violenza fisica nei confronti della controparte . I militari cercavano di contenere il ragazzo il quale invece di calmarsi incominciava ad inveire contro i Carabinieri con insulti e minacce nonché danneggiando l’auto di servizio, opponendosi con violenza affinché questi non procedessero agli accertamenti del caso. Accompagnato presso gli uffici degli operanti, veniva tratto in arresto. Il procuratore di turno disponeva la sua detenzione presso la propria abitazione in attesa di udienza di convalida.