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Nessun ripensamento da parte della Rolli: il nuovo piano con i nuovi contratti "agricoli" partirà il prossimo 1 luglio e, così, gli operai scioperano, incrociando le braccia per 8 ore a turno giovedì 12 giugno. A scatenare il malumore dei dipendenti è stata l'inamovibile posizione dei vertici della società con base a Roseto e che, come noto, detiene uno storico e radicato mercato nel settore dell'Industria alimentare. Nessun passo indietro: dal 1 luglio la società intende modificare i contratti di impiegati, operai fissi e stagionali, passando a contratti di tipo agricolo. A nulla sono valse le rassicurazioni comunicate dalla società alle Rsu e ai sindacati regionali Fai Cisl e Flai Cgil, nelle due riunioni tenutesi con tanto di sit in fuori dalla sede di Confindustria a Sant'Atto a Teramo: a nulla è valso sostenere che, in fondo, per i lavoratori, fissi o stagionali che siano, non cambierà nulla. I sindacati sostengono l'esatto contrario, ritenendo che con i nuovi contratti i dipendenti perderanno non solo una percentuale significativa di salario ma anche di tutele e contributi. A far precipitare la situazione verso lo sciopero proclamato per dopodomani, è stata anche una lettera che i vertici aziendali hanno inviato ai rappresentanti sindacali nella quale, riferiscono gli stessi, la Rolli avrebbe sollevato qualche perplessità circa la manifestazione dei lavoratori  sotto sede di Confindustria la scorsa settimana e avrebbero invitato a mantenere un clima dai toni più tranquilli. I sindacati e i lavoratori, come emerso dalle assemblee interne delle scorse ore, hanno deciso di scioperare perchè le rassicurazioni lanciate dalla Rolli nulla incoraggiano se non un clima, questo sì, di fortissima preoccupazione. Lo sciopero è fissato per giovedì 12 giugno.  A meno di ripensamenti dell'ultima ora: ossia, che venga congelata la data del 1 luglio come avvio della nuova formula contrattuale per oltre 800 lavoratori, tra fissi e stagionali e che venga fermato tutto, passando anche il nuovo Piano industriale dell'azienda, su un tavolo di trattativa e confronto con le rappresentanze sindacali. La Rolli, dal canto suo, continua a tenere proprio il 1 luglio quale data del grande cambiamento. Il braccio di ferro con sindacati e lavoratori (almeno una parte)si fa sempre più teso. foto 1