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La cabinovia dei Prati di Tivo potrebbe riaprire sabato 21 giugno, grazie all'autorizzazione pro tempore che la Regione Abruzzo è disposta a concedere se e solo se, le parti, alias Gran Sasso Teramano, Comune di Pietracamela e Amministrazione Separata, avranno trovato un accordo su quale somma versare (nel caso della Gran Sasso) e pretendere (da parte degli altri due enti) per far funzionare l'impianto fino al 30 settembre. Ossia: una somma quota-parte di quel canone annuo da 78mila euro complessivi per l'uso dei terreni su cui insistono piste ed impianti. E' quanto emerso nella conferenza di servizi riunitasi oggi in Regione alla presenza, tra gli altri, anche della Siget (con Doriano Di Benedetto e Antonio Riccioni) e il neo eletto consigliere regionale Giorgio D'Ignazio, al fianco del presidente della Gran Sasso Teramano, Marco Bacchion. Già domani mattina si riunirà il Cda della Gran Sasso Teramano. Quanto si dovrà versare al Comune di Pietracamela e all'Amministrazione separata per questi tre mesi estivi, tenendo conto dell'inutilizzo della superficie (se non aerea) delle piste? In estate, si sa, la neve lì non c'è e non si scia. E' la risposta a questo interrogativo a dover arrivare al più presto e dovrà esserci accordo tra le parti, altrimenti la Regione non autorizzerà l'uso pro tempore dei terreni fino al 30 settembre, giorno in cui scadrà il contratto di gestione con la Siget. Una cosa è certa: dopodomani, sabato 14 giugno, la cabinovia resterà chiusa. L'auspicio è che il canone trimestrale per l'uso di quelle piste venga concordato al più presto, in modo da far tornare a funzionare l'impianto per sabato 21 giugno. Cabinovia dei Prati_di_Tivo