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L'accordo c'è tra Gran Sasso Teramano e Amministrazione Separata di Pietracamela: un anticipo sul dovuto, subito, e poi entro fine settembre, il versamento della restante quota pattuita. In tutto, 49mila euro. La cabinovia dei Prati di Tivo può tornare a funzionare, dunque. L'impianto fermo dal 31 maggio riaprirà sabato 21 giugno, grazie all’accordo raggiunto questa mattina in un incontro tra le parti interessati e che, di fatto, consente alla Regione di deliberare l'autorizzazione pro tempore per far funzionare l’impianto fino al 30 settembre. L'accordo economico tra Gran Sasso Teramano e Amministrazione Separata era la condizione sine qua non la cabinovia potesse riaprire. Riaprirà non domani ma sabato della prossima settimana. La Gran Sasso Teramano, stando all'accordo raggiunto stamattina, deve versare un anticipo sull'arretrato pari a 9mila euro poi, entro fine settembre, dovrà versare ulteriori 42mila euro. Il versamento dell'anticipo verrà fatto solo martedì, quando sarà arrivato il provvedimento della Regione Abruzzo e, conseguentemente, l'atto con cui il Comune di Pietracamela, nella persona del sindaco Antonio Di Giustino, concede l'uso dei terreni in questione. Ma pare che superi la somma di 300mila euro il monte-debiti per il canone annuo che, stando alle cifre, la Gran Sasso Teramano non ha mai pagato all'Amministrazione Separata. Un'esposizione debitoria che, dicono, sarà oggetto di tavoli e trattative in questi mesi estivi, in cui, la cabinovia dei Prati di Tivo funzionerà. Già questa mattina il sindaco Di Giustino ha inoltrate alla Regione una copia dell'accordo raggiunto tra le parti e si conta di poter riavere indietro l'autorizzazione da parte degli uffici regionali già martedì. Obiettivo, far ripartire l'impianto della Madonnina per sabato 21 giugno. L'accordo, al momento, mantiene inalterato invece il canone annuo da 78mila euro fissato dall'Amministrazione Separata: una somma che, più volte e da tempo, la Gran Sasso Teramano ha dichiarato di non essere nelle condizioni di poter pagare.