Si è conclusa in questi giorni una complessa operazione antidroga del Comando Provinciale della Guardia di
Finanza di Ascoli Piceno che ha interessato diverse regioni italiane e portato all’arresto di una persona, nonché al
sequestro di un ingente quantitativo di sostanza stupefacente, di una consistente somma di denaro, oltre a diversi
macchinari (rulli per lavorazione canapa, bilance digitali e strumenti per pulizia infiorescenze) e automezzi.
Il primo intervento, scaturito da una mirata attività d’intelligence, ha permesso di intercettare, grazie
all’insostituibile “fiuto” delle unità cinofile, una spedizione in transito presso il centro logistico di smistamento
di un noto corriere della zona, prima che fosse inoltrata ad una società con sede in un paese del Sud Italia,
esercente la “coltivazione e commercio all’ingrosso di fiori e piante”.
In stretto raccordo con la Procura della Repubblica di Ascoli Piceno e a seguito di autorizzazione all'ispezione e
accertamento del contenuto dei bancali, i finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria hanno
proceduto alla consegna controllata al destinatario dello stupefacente scoperto.
Ciò al fine di acquisire utili elementi probatori ed individuare i responsabili dell’illecito traffico, posto che il
campione della sostanza nel frattempo prelevato, a seguito di analisi chimiche di laboratorio, possedeva un
valore del THC (tetra-idro-cannabinolo) di circa 20 volte superiore ai limiti consentiti dalla legge.
Previo coordinamento investigativo con la Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, i militari hanno eseguito
con successo la programmata consegna presso l’indirizzo indicato, coincidente con una unità locale aziendale.
La merce, pari a 169 Kg, è stata ritirata dal rappresentante legale della società che, nel confermare di attendere i
colli “seguiti”, è stato immediatamente tratto in arresto per violazione dell’art. 73 del D.P.R. 309/90, con
contestuale sequestro della sostanza stupefacente.
La successiva perquisizione effettuata presso gli immobili nella sua disponibilità, ha permesso di rinvenire oltre
4 quintali di marijuana, nonché denaro contante.
Dopo i conseguenti sequestri, l’Autorità Giudiziaria ha ordinato una perquisizione personale e locale nei
confronti del mittente, nel corso della quale i finanzieri hanno scoperto e sottoposto a sequestro 4.823 piante di
canapa indiana, 582 Kg di cannabis, infiorescenze, foglie e resine di marijuana oltre a vari macchinari per la
lavorazione, denunciando all’A.G. tre responsabili.
Il secondo intervento delle Fiamme Gialle si realizzava nei confronti di un’altra spedizione di oltre un quintale di
marijuana, in transito sempre presso lo stesso hub piceno ed avente il medesimo destinatario situato nel
Meridione d’Italia. Il diverso mittente, ubicato in una regione del Nord Italia, giustificava l’emissione ed
esecuzione di un nuovo decreto di perquisizione, che consentiva di sequestrare 225 Kg di marijuana, decine di
migliaia di euro in contante e la denuncia all'Autorità magistratuale di due soggetti.
Le attività, eseguite in tempi molto ristretti, come richiesto dalle esigenze investigative del peculiare contesto
operativo, hanno rappresentato la fase conclusiva di un periodo di indagini eseguite sia con le tradizionali
tecniche di pedinamenti e appostamenti, che con l’utilizzo di sofisticate apparecchiature con cui i finanzieri
ascolani sono riusciti a svelare le identità e il modus operandi dei criminali identificati dediti alla produzione e
vendita della sostanza stupefacente.
L’articolata e complessa operazione, complessivamente, ha permesso di trarre in arresto un responsabile e
denunciarne altri 5, consentendo di sequestrare complessivamente 1,5 tonnellate di marijuana, circa 5.000
piante di cannabis, 32.600 euro in contanti, automezzi, cellulari e macchinari.
La droga, così sottratta allo spaccio, avrebbe potuto fruttare un illecito guadagno di oltre 7,7 milioni di
euro.
Il servizio concluso testimonia come le azioni di prevenzione e contrasto del traffico di sostanze stupefacenti,
operate quotidianamente dal Corpo, consentono di individuare e colpire coloro che sono abitualmente dediti a
vivere nell’illegalità, minando il benessere e la sicurezza sociale