Figurano anche i nomi di “clienti” abruzzesi, tra i 45 indagati per una truffa dei green pass, organizzata da un infermiere marchigiano con la comoplicità di un avvocato e altre persone.
L’uomo, infermiere professionale anconetano di 51 anni, dipendente della Asl di Ancona, avrebbe finto di somministrare il vaccino all’interno del box del punto vaccinale nell’impianto sportivo ‘Paolinelli’, ma in realtà avrebbe sprecato il siero. Un’operazione fatta in rapidità, conclusa con l’applicazione del cerotto, così da ingannare anche il medico responsabile. Non sono emerse infatti responsabilità a carico di medici, funzionari o altre persone del centro vaccinale, che sarebbero state del tutto estranee alla truffa. L’operazione “€uro Green Pass”, condotta anche con telecamere nascoste e con 24 perquisizioni, ha portato al sequestro di circa 18mila e agli arresti dell’infermiere e di altre quattro persone, tra cui un 53enne avvocato, per le accuse contestate di corruzione, falso ideologico e peculato.