Questa mattina lo si legge sul Messaggero ma la notizia che Fotolaser ha chiuso il negozio risale ad ottobre. Il tempo che passa e l'avvento delle nuove tecnologie ha fatto il resto. L'annuncio della chiusura dello storico negozio in piazza Martiri è passato, ad ottobre, sui social. Qualche commento ed oggi la notizia è statan rispolverata dal quotidiano romano. Non è la prima volta che siamo qui a raccontarvi di questo o quel negozio che ha abbassato per sempre le saracinesche ma qui si parla di foto, di ricordi, di pezzi di vita. E quindi, tra i “delitti” del digitale, dell’ossessiva rincorsa alla facilità della vita smart, c’è anche la scomparsa di attività storiche. Come Fotolaser, il riferimento immediato al quale si rivolgevano quanti volessero una foto sviluppata nel minor tempo possibile. Fotolaser non c’è più, e nel bel ricordo dedicatogli oggi da Maurizio Di Biagio sulle colonne del Messaggero, rileggiamo la storia di questa avventura imprenditoriale nata “nel 1979 a Poggio Cono presso l'hotel Podio e già allora era innovativo sviluppando le foto in giornata: per i tempi era qualcosa di rivoluzionario”. L’idea era di Silvano Di Francesco (oggi 89enne) ex elicotterista, che poi approdato in piazza Martiri avrebbe coinvolto nella gestione Barbara e Silvia le figlie, ora precarie, visto che “il fotografo in piazza” ha chiuso. “Nessun giovane imprenditore ha voluto rilevare la gestione: segno anche dei tempi verso un'attività che di romantico serba ancora metodicità del lavoro e delicatezza artigianale che man mano si stanno perdendo”. Fotolaser non c’è più. Restano le grandi fotografie aeree divenute onnipresenti in città e, nelle nostre case, gli scatti di tanti attimi di vita vissuta. Oggi, siamo tutti una gallery sul web… ma l’emozione dello sfogliare le foto appena stampate, resta indimenticabile. Ed eterna.
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