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E' di Teramo città, uno dei 23 indagati nell'operazione dei carabinieri di Bari ( nucleo tutela patrimonio culturale ) che ha portato a scoperchiare un gruppo criminale, composto da mercanti d'arte, collezionisti e speculatori occasionali, con ramificazioni in tutta Italia, avrebbe creato una rete commerciale di ricettazione e commercializzazione di opere d'arte false o contraffatte, attribuite al maestro Mauro Reggiani (Nonantola 1897 - Milano 1980), uno dei massimi esponenti dell'astrattismo in Italia. Sono 60 i falsi dipinti sequestrati e 23 le persone indagate per  ricettazione e per aver posto in circolazione opere d'arte false/contraffate.

Uno dei principali indagati dell'operazione è un residente di Teramo, di 50 anni, collezionista che aveva un quadro falso di Reggiani ( e forse anche altri) a casa e che è stato individuato mentre cercava di venderlo on line. Ovviamente, non era la prima volta che metteva in atto questa vendita ma stavolta è stato identificato. Il cuore pulsante invece, sarebbe stato a Pescara. Le opere sequestrate, proposte in commercio a prezzi compresi tra 15.000 e 70.000 euro, avrebbero fruttato oltre un milione di euro. Moltissime le vittime del raggiro che si sono ritrovate in casa dipinti falsi pagati migliaia di euro.