Il nostro articolo di ieri, sul caso del Bim, con la mancata ratifica del rientro di Minosse dalla finestra di Isola, dopo essere stato “invitato” ad uscire dalla porta di Cortino, ha scatenato una serie di reazioni. I sindaci, infatti, sono preoccupati dalla potenziale impasse che si potrebbe creare nella governance, paralizzando l’attività del Consorzio, con ricadute negative. Prendiamo per esempio Bellante, che è in attesa di un finanziamento per la Tirreno - Adriatico. Se la situazione non si sblocca, il finanziamento salta. Ed è un problema. Che fare? Due le soluzioni possibili: una aI limiti del paradosso, l’altra molto più seria.
Cominciano dal paradosso: se cinque Sindaci chiedono l’assemblea straordinaria, per l’ingresso dei nuovi delegati (tra i quali Minosse) e l’elezione del presidente, allora si potrebbe arrivare alla nomina di un nuovo presidente o alla rinomina dell’ uscente, entro la metà di febbraio. Ma sarebbe quasi inutile, visto che il 7 marzo decadrà tutto il consiglio e si dovrà rinnovare. È già deciso, per scadenza naturale. Non si può rinviare. Il paradosso, dunque, è quello di ritrovarsi con una presidenza lunga un mese o poco più. E sarebbe un paradosso. Che potrebbe diventare un rischio, se questo presidente a tempo decidesse, per esempio, di far approvare in quel mese un programma che preveda come impegnare tutte le risorse del Bim per il 2022, lasciando al presidente entrante una gestione paralizzata. No, è un rischioso paradosso da evitare.
La soluzione più seria, è quella della gestione - ponte, che traghetti il Bim fino all’elezione del nuovo presidente, dopo il 7 marzo. Una gestione limitata all’ordinaria amministrazione, affidata ad una persona di sicura competenza, come Franco Iachetti, consigliere anziano e già presidente. È l’uomo giusto per questa fase delicata, quello che può evitare il paradosso della “presidenza mensile” e preparare il Bim all’arrivo del nuovo presidente. I sindaci, se vogliono il bene del Bim e di quello che può rappresentare, devono scegliere di affidarsi a Iachetti e fargli gestire la transizione.
Senza paradossi.
Senza rischi.