Il tasso di occupazione dei posti letto in area medica sale al 31,6%, a fronte di una soglia da zona arancione fissata al 30%, mentre per la terapia intensiva arriva al 20,4% (soglia limite al 20%), mentre l'incidenza settimanale dei casi per centomila abitanti, da oltre un mese superiore alla soglia limite di 150, è pari a 1.970.
Il calo sensibile della curva dei contagi non coincide con una discesa delle ospedalizzazioni, resta ancora troppo alta la pressione sulle strutture sanitarie, che stanno reggendo con grande difficoltà l'urto della quarta ondata e dell'avanzare della variante Omicron del virus.
Lo dimostra l'ordinanza firmata ieri dal presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, dall'assessore regionale alla Sanità Nicoletta Verì e dal direttore del dipartimento Sanità, Claudio D'Amario.
Nel documento, infatti, viene richiesto alle Asl «ove necessario a decongestionare i nosocomi pubblici di rispettiva afferenza, di avvalersi delle Case di Cura private accreditate della Regione», per l'assistenza dei pazienti Covid che necessitano di ospedalizzazione, ma che non abbiano bisogno di trattamenti di terapia intensiva o sub intensiva, «utilizzando anche i posti autorizzati senza vincolo della relativa disciplina, purché siano garantite le risorse organizzative e strumentali necessarie all'appropriata assistenza». La Regione ordina poi «di rimodulare e adeguare temporaneamente gli assetti organizzativi delle strutture accreditate, allo scopo di garantire l'assistenza ai pazienti e contestualmente mantenere, ove possibile, l'offerta sanitaria già oggetto degli accordi negoziali e nei limiti dei tetti di spesa, anche presso diverse sedi erogative, a garanzia dei livelli essenziali di assistenza» e che «la remunerazione delle prestazioni sia assicurata nel rispetto dei tetti di spesa per l'annualità 2022».
Ancora una giovane vittima del virus tra i non vaccinati in provincia di Teramo. Giampiero Palumbi, 53 anni, di Roseto degli Abruzzi è il secondo caso, dopo il 54enne dj Antonio, morto in sole 48 ore. Palumbi non aveva malattie pregresse, anzi era vegano, salutista e sportivo, in ottimo stato di salute. Era ricoverato dal 5 gennaio e da 15 era intubato nel reparto di rianimazione del Mazzini.