Sulla morte del 62enne teramano Maurizio Bonanni (nella foto in home), ricoverato al Mazzini, si è sulle prime identificata quale causa il Covid. Bonanni sembrava essere stato attivo sui social, soprattutto contro il vaccino. In realtà, la famiglia, ovvero la mamma, con la quale conviveva, e due figlie, una residente all'Aquila e l'altra in Texas ha voluto ridefinire i contorni della dolorosa vicenda.
Maurizio Bonanni non era un “no vax”, non era un soggetto contrario alla campagna vaccinale ma, al contrario, sempre attento alla migliore scienza. Le sue condizioni di salute gli hanno impedito di sottoporsi alla prevista vaccinazione anti Covid.
Lo spiega, in una nota, l’avvocato Paola Filipponi, per conto della famiglia Bonanni, colpita dal gravissimo lutto. Ed ancora, la stessa famiglia sta svolgendo le necessarie verifiche, per accertare l’incidenza del Coronavirus sulle cause che l’hanno portato alla morte. Così come sta svolgendo i previsti accertamenti per la individuazione di eventuali responsabilità.
“La diffusione della notizia - rileva l’avvocato Filipponi - ha provocato, complice l’amplificazione sui social, una vera e propria “campagna diffamatoria “ nei confronti del Bonanni, che ha ulteriormente contribuito ad accrescere il dolore dei familiari”.