×

Avviso

Non ci sono cétégorie

Crescono le adesioni all’iniziativa lanciata dall’Anci e dal presidente Decaro di spegnere, in segno di protesta simbolica, palazzi e simboli cittadini per far sentire la voce dei sindaci contro il caro bollette.  Una protesta che si concretizzerà giovedì 10 febbraio quando verranno spente le luci in piazze e monumenti cittadini, come annunciato dal primo cittadino di Reggio Emilia, Luca Vecchi, che oscurerà per mezz’ora le luci del Ponte di Calatrava ma anche dal Sindaco e presidente Anci Abruzzo: Gianguido D'Alberto.
“Viviamo un paradosso – ha detto in una intervista rilasciata a Radio Rai 1 Luca Vecchi – per cui da una parte intercettiamo ingenti risorse dal Pnrr e quindi sugli investimenti e dall’altra ci troviamo a dover spendere di più nella spesa corrente, che è quella con cui gestiamo il quotidiano. L’innalzamento del costo dell’energia – ha aggiunto il delegato al welfare dell’Anci – riguarda tanto il piccolo Comune quanto le grandi città. E’ un problema trasversale che va assolutamente affrontato e risolto”.
Altri sindaci dell’Emilia Romagna si sono aggiunti a Vecchi che, come presidente dell’Anci regionale, si è fatto promotore dell’iniziativa sul territorio.

Alla protesta si stanno aggiungendo man mano altri sindaci come Federico Pizzarotti di Parma, Matteo Ricci di Pesaro, il sindaco di Teramo, Gianguido D'Alberto.

A Imola il sindaco già denuncia ripercussioni sulle famiglie. “Abbiamo già ricevuto segnalazioni di famiglie, imprese e realtà sportive e sociali – dichiara il Marco Panieri – che hanno ricevuto bollette con aumenti spropositati, che mettono in grave difficoltà i bilanci familiari e minano la possibilità delle suddette realtà di proseguire la propria attività”. “Questo vale anche per gli stessi Comuni, che devono comunque garantire i servizi ai cittadini e ‘metterli al riparo dalle conseguenze di simili aumenti.
I