VIDEO / La nuova giunta Brucchi, tra sorprese, nuove deleghe, riflessioni: "In politica ci sono regole da rispettare"
Riserva riflessioni e sorprese l'assegnazione delle deleghe ai 9 assessori della giunta del Brucchi-bis a Teramo. Il sindaco, dopo tre giorni a Londra e una riunione preliminare delle 10,30, ah ufficializzato la squadra.Le prime sorprese riguardano le deleghe assegnate ai due volti finiti nell'occhio del ciclone: Marco Tancredi, Nuovo Centro Destra, cui non va la Cultura bensì Commercio, Turismo, Marketing territoriale, Promozione dei prodotti tipici, attività di pubblico interesse e quella delega alla regolamentazione della movida che ha già scatenato qualche commento su Fb da parte dell'opposizione. La Cultura, mai assegnata in cinque anni da Brucchi, va alla "gattiana" Francesca Lucantoni, felice di ereditare dal grande escluso Guido Campana, anche la delega allo Sport, alle politiche giovanili: a lei, il sindaco affida le deleghe dei neonati "laboratori": quello alle attività culturali e quello alle politiche giovanili, senza dimenticare Cult e Cartellone degli eventi. Fa riflettere la scelta di assegnare all'assessore provinciale, altra donna gattiana in giunta, Eva Guardiani, la pesantissima delega al Bilancio: "Il suo predecessore, Dodo Di Sabatino, ha fatto un ottimo lavoro..." ha commentato il sindaco, non sollevando dalla preoccupazione la stessa Guardiani, che per ora non lascerà il più leggero incarico in Provincia. Altra new entry in giunta è Valeria Misticoni, cui vanno pari pari le deleghe al Sociale, alla Famiglia, all'Immigrazione, al Lavoro e i rapporti internazionali: tutte fino a maggio ricoperte dal neo eletto consigliere regionale Giorgio D'Ignazio. Continuità è la parola d'ordine che il sindaco dice di aver adottato nell'assegnazione delle deleghe ai riconfermati assessori: Rudy Di Stefano mantiene Ambiente, Manutenzione, Patrimonio, Lungofiume e Parchi fluviali oltre a guadagnare la delega che fu di Brucchi, ossia le relazioni con frazioni e quartieri. Il collega Giorgio Di Giovangiacomo continuerà con lavori pubblici, traffico, mobilità con l'aggiunta della nuovissima delega al centro storico ed arredo urbano: come dire, visto l'infelice risultato elettorale ottenuto dal centro cittadino, è bene recuperare tempo e risorse perse per strada. Altra riconferma, Piero Romanelli saldissimo al settore Pubblica Istruzione con l'aggiunta della delega ai rapporti con l'Università di Teramo, finora in capo al primo cittadino. Mirella Marchese, vice sindaco, continuerà con Personale, Anagrafe, Affari legali e Affari generali, Pari opportunità, Appalti e Contratti. Unico assessore costretto a cambiare delega è Mario Cozzi: addio Commercio, arriva l'Urbanistica con tanto di delega all'Housing sociale e alle politiche della Casa, oltre a Sua e Suap, gli sportelli per le attività produttive.Il sindaco mantiene per sè i rapporti con le società partecipate, a cominciare dalla TeAm, e poi Sicurezza, Polizia Municipale, Urp e Pianificazione Strategica. E sulle polemiche di questi giorni, mentre lui era a Londra, tra le altre cose anche per riflettere e confezionare le deleghe, Brucchi si è tolto qualche sassolino: "In politica servono coerenza, umiltà e lealtà. La politica è fatta di regole, e vanno rispettate. Anche io rimasi escluso dalla giunta, nel 2004, preferendomi Gianni Di Paolo eppure avevo preso più voti di lui...Ho lavorato e continuato a fare il massimo". A buon intenditor poche parole. Basta polemiche, chiede il sindaco, parlando di una maggioranza coesa e di una squadra che deve e metterà "prima di ogni interesse personale, il bene della città, il bene dei teramani, il bene comune". E intanto a vigilare sul battesimo della giunta del Brucchi bis, c'erano oggi Paolo Gatti e Paolo Tancredi.
GUARDA IL SERVIZIO (CLICCA QUI)