Novant’anni. Un traguardo, quello che oggi raggiunge Edvige Di Crescenzo, monumento vivente dell’emancipazione femminile a Teramo. Una vita, la sua, spesa tra la famiglia e l’affermazione del ruolo sociale della donna. Vera e propria antesignana dell’idea moderna della donna come cardine della società, inizia la sua carriera rilevando il negozio paterno, conosciutissima rivendita di generi alimentari alla fine di viale Bovio. Ma era, quello, un ambito troppo ristretto per quella che era la sua vocazione imprenditoriale, che la porta a fondare, nel 1971, in via Fonte Regina, la “Edimobili”, dove quell’ “Edi” iniziale tradisce proprio il suo ruolo di guida ispiratrice dell’azienda. Edvige farà di quelle vetrine molto più di un’esposizione di mobili e articoli per l’arredamento, ma l’indirizzo vero della realizzazione degli orizzonti familiari di generazioni di teramani, costruendo un successo che la porta, pochi anni dopo, nel 1980, ad inaugurare la nuova sede di Piano d’Accio, la grande esposizione che propone le migliori aziende italiane di arredamento e che oggi, sotto l’ormai storica insegna Edimobili, si apre all’ingresso della terza generazione, quella dei nipoti. Sì, i nipoti, perché la famiglia è sempre stata al centro della vita di Edvige Di Crescenzo, una famiglia costruita nei 55 anni di matrimonio con Giustino Marcozzi, una vita di condivisione e amore, interrotta solo dalla scomparsa dell’amato marito, nel 2010, e arricchita dalla nascita di tre figli, Giuseppina, Massimo e Claudia. A Edvige, anzi: al Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana, così come la nominò il Presidente Cossiga celebrandone l’impegno, gli auguri della redazione di certastampa.