La benzina ormai a un passo dai 2,3 euro con il petrolio a 110 dollari al barile. E il gas che oscilla in poche ore tra i 140 e i 250 euro per megawattora. Tutto questo va ben oltre gli effetti reali della guerra Russia-Ucraina. La vera minaccia viene da certe manovre finanziarie, manipolazioni di pochi a danno di molti, dice a chiare lettere il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani nell'ennesimo allarme che evoca la fissazione di un tetto ai prezzi in Europa. Un fenomeno che trova conferma del resto nella crescita significativa degli operatori finanziari che operano sul mercato, non più solo produttori. «Stiamo assistendo ad un aumento del prezzo dei carburanti ingiustificato, non esiste motivazione tecnica di questi rialzi», ha spiegato dunque il ministro a Sky Tg 24, «la crescita non è correlata alla realtà dei fatti è una spirale speculativa, su cui guadagnano in pochi», «una colossale truffa a spese delle imprese e dei cittadini». Vale per il petrolio, ma anche per il gas, ormai fuori controllo. Ecco perché è «necessario stabilire un prezzo massimo oltre il quale gli operatori europei non possono andare: è fondamentale».
Al momento, infatti, i flussi di gas e petrolio in arrivo da Mosca non destano preoccupazioni. «
Il caro-carburanti lascia gli autotrasportatori sulle barricate. La categoria è esasperata e già domani potrebbero esserci delle proteste. La Commissione di Garanzia sullo sciopero ha dichiarato l'irregolarità dello sciopero indetto da Trasportounito-Fiap a partire da domani 14 marzo appunto. La protesta - fa sapere l'Authority - non rispetta «il termine di preavviso di 25 giorni» e non indica, cosa obbligatoria, «la durata dell'astensione». Quindi non è regolare. Deve essere revocata ed eventualmente riformulata.
Da TrasportoUnito però fanno intendere che le indicazioni dell'Autority non saranno rispettate.
Al momento, infatti, i flussi di gas e petrolio in arrivo da Mosca non destano preoccupazioni. «
Il caro-carburanti lascia gli autotrasportatori sulle barricate. La categoria è esasperata e già domani potrebbero esserci delle proteste. La Commissione di Garanzia sullo sciopero ha dichiarato l'irregolarità dello sciopero indetto da Trasportounito-Fiap a partire da domani 14 marzo appunto. La protesta - fa sapere l'Authority - non rispetta «il termine di preavviso di 25 giorni» e non indica, cosa obbligatoria, «la durata dell'astensione». Quindi non è regolare. Deve essere revocata ed eventualmente riformulata.
Da TrasportoUnito però fanno intendere che le indicazioni dell'Autority non saranno rispettate.
Intanto l'effetto annuncio sta già provocando i primi disagi soprattutto tra i banconi dei supermercati. In Abruzzo, ad esempio, si segnalano resse davanti agli scaffali di olio di semi, pasta e di farina, presi letteralmente d'assalto dai consumatori timorosi di rimanerne senza a causa degli effetti della guerra in Ucraina e degli scioperi dei tir. Stesse scene segnalate anche in altre parti d'Italia come a Napoli. Tant'è che alcune catene della grande distribuzione per evitare fenomeni di accaparramento, hanno iniziato a razionare gli acquisti di alcuni prodotti. Olio di semi, ma anche farina e zucchero: in genere non più di 4 confezioni a scontrino.