Questo è il testo della lettera inviata dal consigliere comunale di Castelli, Cristian Francia, al Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi, al Ministro della Cultura Dario Franceschini, al Direttore Generale – Unità di Missione per l’attuazione del PNRR Orlando Angelantonio, al Segretario Generale MiC Salvatore Nastasi. al Sottosegretario MiC Lucia Borgonzoni, al Presidente ANAC Giuseppe Busia, al Presidente Regione Abruzzo Marco Marsilio, all' Assessore Beni e Attività culturali e di spettacolo – Regione Abruzzo Daniele D’Amario, al Consiglio Regione Abruzzo, al Direttore Dipartimento Sviluppo economico e turismo – Regione Abruzzo Germano De Sanctis, alle Commissione di valutazione incaricata, alle Società F.I.R.A. S.p.A, alla Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio Chieti-Pescara, alla Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio L’Aquila-Teramo, al Dipartimento Sviluppo Economico e turismo – Regione Abruzzo, al Servizio Politiche Turistiche e Sportive – Regione Abruzzo, all'Ufficio Politiche Turistiche – Regione Abruzzo, alla Procura della Repubblica di L’Aquila e all Procura della Repubblica di Pescara
Pregiatissimi,
in data 11 marzo 2022, l’esito della Commissione di valutazione istituita dalla Regione Abruzzo per il bando in oggetto ha visto risultare vincitore il Comune di Calascio, destinatario di 20 milioni di euro di contributo a valere sui fondi PNRR.
Tuttavia, è d’obbligo segnalare che – prima facie – le spese indicate dal Comune di Calascio e la sua stessa proposta progettuale NON SIANO AMMISSIBILI.
La linea “A” del Bando Borghi è stata gestita dalle Regioni italiane su mandato del MiC, per cui gli Enti regionali – sulla base delle linee guida diramate dal MiC stesso – hanno redatto ciascuna un proprio Avviso pubblico per scegliere il borgo cui attribuire l’importante contributo economico collegato con il “Progetto Pilota per la rigenerazione culturale, sociale ed economica di un Borgo a rischio di abbandono e abbandonato”.
I differenti bandi delle Regioni italiane sono stati redatti con articolati differenti, pur seguendo le linee guida indicate dal MiC.
In particolare, l’Avviso pubblico della Regione Abruzzo recita all’art. 9 comma 1: “BENI OGGETTO DEGLI INTERVENTI 1. Gli interventi di riqualificazione e valorizzazione culturale possono riguardare immobili o spazi del patrimonio storico di proprietà del Comune istante o di altra Amministrazione pubblica”.
Sempre nell’Avviso della Regione Abruzzo, all’art. 10 comma 2 si legge: “sono ammissibili le spese per servizi e forniture; lavori edili, strutturali e impiantistici; collaboratori e consulenti; spese generali; servizi di architettura ed ingegneria (art.46 D.Lgs. n. 50/2016) per la progettazione degli interventi; servizi per la pianificazione economico-finanziaria e gestionale; spese di avviamento di nuove attività economiche (attrezzature, arredi, allacci, utenze, adeguamento locali e impianti, affitti fino ad un massimo di dodici mesi); spese per ottenimento certificazione”.
Quindi non può sussistere dubbio alcuno che le spese possano concernere esclusivamente interventi e servizi diversi, ma solo se riguardino beni di PROPRIETÀ del patrimonio pubblico.
Il Comune di Calascio, che è risultato aggiudicatario del finanziamento, nella delibera della Giunta comunale n. 1 del 04/02/2022, pubblicata sull’Albo Pretorio il 23/02/2022 , esplicitamente dichiara: “PRESO ATTO che questo Ente non ha la disponibilità di un immobile con le caratteristiche necessarie per partecipare all’avviso pubblico (…) ESPRIMERE apposito atto di indirizzo al Responsabile dell’Area Tecnica (…) perché ponga in essere tutte le azioni necessarie all’acquisizione della detenzione e/o del possesso di un immobile che abbia le migliori caratteristiche affinché questo Ente possa partecipare all’avviso pubblico entro la scadenza del termine”.
Successivamente, a un solo giorno dalla scadenza dell’avviso regionale (fissata per il 25/02/2022), con ulteriore Deliberazione n. 2 della Giunta comunale – datata 24/02/2022 – il Comune di Calascio aggiunge “DI DARE ATTO che con determinazione del 23/02/2022 avente oggetto: “PNRR Progetto pilota: Attrattività Borghi Regione Abruzzo - approvazione elenco immobili da acquistare per il progetto pilota” e con i relativi contratti di comodato d’uso gratuito sottoscritti tra gli attuali proprietari ed il Comune di Calascio, si sono resi disponibili gli immobili necessari al progetto”; e di seguito: “DI DARE ATTO che le lettere di intenti di cui al punto precedente ed anche i contratti di comodato d’uso sono condizionati all’ammissione del Comune di Calascio al finanziamento della proposta progettuale presentata”.
Quindi, di fatto, il Comune di Calascio ha dichiarato di inserire nel progetto immobili di proprietà privata (di cui ugualmente si allega l’elenco dei proprietari, collegato alla delibera di giunta comunale), in chiara e inequivocabile violazione dell’articolo 9 del citato Avviso pubblico della Regione Abruzzo.
Quale che sia la natura dell’errore commesso dal Comune di Calascio, presumibilmente confusosi con altri bandi di altre Regioni italiane che sovente considerano l’ammissibilità delle spese su immobili anche se non di proprietà del Comune istante (con la clausola che vi sia la possibilità di utilizzo da parte del Comune proponente anche eventualmente con un contratto di comodato d’uso), non essendo prevista tale modalità nell’Avviso della Regione Abruzzo di che trattasi, non può che considerarsi inammissibile il progetto di Calascio.
Si ribadisce che i piccoli Comuni abruzzesi hanno potuto prendere in considerazione gli interventi, per importi di 12 milioni di euro (come previsto dallo stesso Avviso regionale: il “60% di 20 milioni), soltanto su immobili di proprietà pubblica.
Si chiede, pertanto, che venga scrutinato il progetto erroneamente risultato vincitore e contestualmente l’Avviso della Regione Abruzzo, al fine di constatarne la inevitabile inammissibilità.
Si domanda, altresì, l’invalidazione della valutazione operata dalla Commissione istituita dalla Regione Abruzzo, in quanto l’errore, deliberato oppure inconsapevole, risulta rivestire una particolare gravità sotto il profilo meramente oggettivo di pedissequa valutazione dei requisiti imposti dal bando, lasciando pertanto adito a dubbi sulla trasparenza ed imparzialità rispetto agli obiettivi per i quali è stata istituita tale Missione.
Certo che darete la giusta attenzione alla presente richiesta nel rispetto della giustizia, trasparenza ed anche degli altri Comuni concorrenti che hanno rispettato l’articolato dell’Avviso, saluto cordialmente.
Il Consigliere Comunale di Castelli
F.to Christian FRANCIA