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Duemila autotrasportatori abruzzesi pronti a protestare contro il caro gasolio. E vogliono farlo a partire dal 4 aprile prossimo, ma già da questo sabato avvieranno iniziative di protesta e di sensibilizzazione. «Quello assunto dal Governo nei giorni scorsi è un impegno che ha il sapore di "aria fritta", in quanto senza tempistiche certe sulle misure per ridurre il prezzo del carburante che rende insostenibile il lavoro degli autotrasportatori», spiega il rappresentante abruzzese della Fita Cna William Facchinetti, «confidiamo che si inverta la rotta nella riunione del Consiglio dei ministri prevista per oggi.  Subito dopo gli autotrasportatori abruzzesi si riuniranno in assemblea per decidere il da farsi».
Ad oggi non è previsto nulla di tutto questo. È finito il tempo degli annunci. Il rispetto delle regole è essenziale e fondamentale per superare la difficile fase vertenziale in atto, aggravata dall'incremento registrato sul prezzo del gasolio». Si legge ancora nella nota: «Le ipotesi di soluzioni, pur apprezzabili, non sono ancora concretizzate in norme, ma restano mere manifestazioni di volontà. A questo si aggiunge la situazione sempre più insostenibile di atti speculativi, come denunciato dal ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani, che mantengono elevato il prezzo del carburante e degli additivi».