Che succede alla Teramo Ambiente nuovo corso, dopo che il Comune ha sborsato oltre due milioni di euro per diventare proprietario dell'azienda? Tanti i buoni propositi annunciati, ma nulla di quanto detto è stato ancora realizzato dallo scorso mese di luglio. Un flop? Un floppone diremo noi a sentire i racconti dei tanti dipendenti, rimasti insoddisfatti dalla politica del Sindaco D'Alberto. Intanto l'annunciato piano industriale non ha avuto ancora vita e l'azienda va avanti senza una road map. Sergio Saccomandi? Una brava persona, di sicuro. Un professionista preparato, certo. Ma non è un manager e non riesce ad innovare l'azienda. Il personale in pensione o in procinto di andarci non viene sostituito, vengono presi interinali: una decina e non vengono passati a tempo indeterminato i part-time come forse si dovrebbe fare. Sono stati messi al centralino quattro dipendenti (donne) che fino a ieri erano impegnate nella gestione della raccolta delle vie del centro, spogliando il servizio quasi completamente. La città è sempre più sporca e gli operatori non riescono a coprire come si dovrebbe il territorio. I mezzi? Pochi e vecchi. Anche su questo fronte non è accaduto nulla di nuovo. Cosa manca? Manca il "padrone": manca quello che fino a pochi mesi fa era l'Ad privato che controllava. Ora tutti viaggiano a "briglie" sciolte e nessuno sembra avere un punto di riferimento. Insomma se il buongiorno si vede dal mattino: quella che ci raccontano... sarò una giornata difficilissima.