BAMBINI . . . SENZA!
Senza futuro
Senza genitori
Senza nonni
Senza fratellini
Senza sorelline
Senza giochi e Senza campi di gioco
Senza prati verdi su cui rotolarsi
Senza casa
Senza scuola
Senza insegnanti
Senza città
Senza giardini e parchi pubblici
Senza coetanei
Senza il blu del cielo e il giallo del sole
Senza identità
Senza più sogni
Senza più fiducia nei grandi
Senza più luce negli occhi
Senza…niente! Si…Senza più niente!!
SENZA, può essere un avverbio o una preposizione, dipende come lo si usa e per che cosa.
Io ve lo propongo come complemento di PRIVAZIONE, che si pone come contraltare al complemento di ABBONDANZA, specificando di chi o di che cosa un essere animato (…) è PRIVO.
A noi devono interessare le implicazioni umane che permeano le esistenze delle giovani vite in costruzione, di questi bambini, di questi ragazzi e adolescenti. Danni invisibili che incidono e penetrano nelle loro carni, nelle loro menti e nei loro cuori e chissà per quanto tempo ancora lì accompagneranno cambiando il loro destino e le loro storie personali.
E come tacere e non interrogarsi sulle ferite psicologiche ed emotive, che scavano in profondità, fino a generare crateri di disperazione collettiva?!?
Agli adulti ed agli operatori impegnati in questa delicatissima fase, con un ruolo decisivo degli insegnanti e della scuola, dico che non bisogna riempire dei “vuoti”, bensì, riaccendere tante piccole fiammelle spente…
La parola chiave non è resilienza, ma rigenerazione, da avviare con un adeguato e mirato supporto psicologico ed emotivo.
In questo primo contatto, contano le braccia tese e le mani che accarezzano e cercano altre mani per infondere fiducia e sicurezza: il calore umano azzererà le distanze di ogni genere!
Con i bambini e gli adolescenti ucraini bisogna riorganizzare la speranza (la loro) per scrivere pagine di futuro (il loro).
C’è bisogno di un supplemento di umanità che caratterizzi in modo nuovo e diverso il sostegno psicologico, emotivo, cognitivo e relazionale che vogliamo fornire.
Un abbraccio all’Ucraina tutta!
Augusto Di Stanislao