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aslllllllllllllllllllllLe avevano sospeso lo stipendio, perché aveva rifiutato di vaccinarsi. Così, di fatto, l’operatrice tecnica della ASL di Teramo era rimasta senza alcuna fonte di reddito. Una condizione insostenibile, contro la quale la donna, assistita dall’avvocato Eugenio Galassi, ha deciso di ricorrere al TAR. E ha avuto ragione, visto che il Tribunale Amministrativo Regionale, accogliendo in parte la richiesta della donna, ha imposto alla ASL di corrisponderle un “assegno alimentare”. Non si tratta dello stipendio, va chiarito, perché su quello il Tribunale si esprimerà nel merito solo alla fine del mese prossimo, ma di una somma di “sopravvivenza”, che consenta alla donna di provvedere almeno all’acquisto dei beni alimentari di prima necessità. La ratio della decisione è chiara: la sospensione da parte della ASL può prevedere la sospensione dello stipendio, ma non può lasciare una famiglia senza possibilità di sopravvivere.