Nella giornata del 29.03.2022 si è tenuta l’assemblea con ampia partecipazione del personale in somministrazione utilizzato presso la Ruzzo Reti S.p.A., durante la quale sono stati discussi i temi emersi nel corso del tentativo di raffreddamento presso la Prefettura di Teramo in data 28 marzo 2022.I lavoratori, visto l’esito negativo dell’incontro presso la Prefettura alla presenza dei vertici aziendali della Ruzzo Reti S.p.A., della rappresentanza della società di somministrazione Lavorint S.p.A. e dei vertici dell’ERSI ABRUZZO, hanno espresso forti preoccupazioni e profondo disagio per la mancanza di soluzioni alla vertenza.Oggetto della discussione è il piano triennale di efficientamento proposto dalla Ruzzo Reti S.p.A,. a seguito dei rilievi mossi dall’ERSI, che prevede una riduzione insostenibile del 40% dell’orario di lavoro su circa 80 unità su un totale di 103 lavoratori in somministrazione. Le OO.SS. sono entrate nel merito dei problemi proponendo una serie di soluzioni alternative, compatibili con l’equilibrio complessivo del piano aziendale, non trovando alcuna disponibilità dalle controparti. A differenza di altri ambiti nella regione Abruzzo (ad esempio SASI), ancora oggi nel nostro territorio non sembrano esserci interlocutori istituzionali e non, in grado di fornire soluzioni concrete a questo problema che si trascina da troppi anni. È sotto gli occhi di tutti che sta perdurando una condizione di precarietà dei lavoratori (da oltre 12 anni) in settori strategici ed operativi, con le condizioni inaccettabili di riduzione degli orari, in coincidenza con la scadenza dell’affidamento del servizio idrico integrato prevista per giugno 2023. I lavoratori in somministrazione hanno espressamente richiesto l’interessamento ed il coinvolgimento dei Sindaci della Provincia di Teramo, che si erano già espressi all’unanimità sulla salvaguardia dell’affidamento in house providing alla Ruzzo Reti S.p.A., per riesaminare complessivamente la situazione e per individuare soluzioni strutturali tali da garantire la continuità, l’efficienza del servizio ed il superamento della precarietà occupazionale dei lavoratori. Pur comprendendo la necessità di procedere all’efficientamento del servizio nel rispetto delle norme regolatorie del settore, riteniamo che i costi di questo processo non possano ricadere sui lavoratori precari. Le OO.SS. riaffermano la necessità di rilanciare un confronto che sembra essere giunto ad un punto di stallo ed in questo senso auspicano un nuovo protagonismo degli enti territoriali, con l’obbiettivo di superare l’approccio esclusivamente tecnicistico al problema, elemento questo che di fatto ha riempito il vuoto decisionale e di visione strategica, condizionando l’intera vicenda.Pertanto le OO.SS si attiveranno sin da subito per rilanciare le occasioni di confronto in sede istituzionale e si riservano di adottare tutte le iniziative per sostenere le ragioni dei lavoratori precari della Ruzzo Reti SpA.
E' quanto evidenzia la RSU e le Segreterie di FILCTEM, FEMCA, UILTEC, NIDIL, FELSA e UILTEMP in una nota.
Sulla questione, la presidente Cognitti commenta: «Purtroppo Ersi ha bocciato il rinnovo degli interinali (103 persone) alla fine di lunghe trattative siamo riusciti ad ottenere la riconferma ma con una riduzione dell’orario. Io sono d’accordo con loro e con i Sindacati, e capisco le loro preoccupazione, ma più di quanto stiamo facendo con Ersi non riusciamo a fare». Poi, però, uno spiraglio: «Resta inteso che mi sono riservata di riverificare il calo dei costi tra qualche mese e rivalutare la situazione», quindi è anche possibile che la riduzione dell'orario sia solo temporanea.