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GiacobboIn questi giorni sto riguardando ammirato lo "Giacobbo" di Vincenzo Cimini, dove ritrovo il racconto di cose che riscopro incredibilmente famigliari, native, perché è capace questo autore  dello scavo biografico, quindi di arrivare all'autentico, all'universale.


Vincenzo Cimini era un drammaturgo e un attore di chiaro, evidente talento, che sviluppava unicamente nella forma monologante, che, in realtà, rompeva la quarta parete divenendo dialogo aperto con il mondo e la sua moltitudine di abitanti.

Ma era più di un drammaturgo e di un attore perché preservava nella sua opera il dialetto - quello più puro, quello conservato nelle campagne e nei paesi più remoti del teramano: CermignanoBisentiArsita, ad esempio; salvo proprio perché protetto da una geografia fisica che ripara, che fa da scudo al nostro dialetto, che lo rende meno permeabile all'italiano.

Vincenzo Cimini era più di un drammaturgo e di un attore perché inventore non di un personaggio ma di una maschera - che sia chiaro che quella di "Giacobbo" era una maschera e non un personaggio, che andrebbe studiata e appresa; maschera dietro la quale Ciminiraccoglieva, elaborava e ragionava la Vita, nei suoi slanci e nelle sue cadute, facendone una raffinatissima commedia.

I suoi testi sono di una qualità altissima; e la sua interpretazione della maschera è magistrale, sempre sapiente dello spazio, dei gesti, che tutto governamantenendo unaattenta posizione obliquasulla scena, a tre quarti - la drammaturgia è testo in azione, cioè scritto perché sia agito dal corpo dell'attore, dalla mimica che anima e aggiunge senso alla parola, che non la replica ma l'accompagna, che la fa di carne -;drammaturgicamente fondamentali anche le sue pause espressive.

E in più, Vincenzo Cimini nella sua opera ha conservato la civiltà contadina, La Cultura contadina, l'unica che sa dirti tutto della terra, inevitabilmente luogo di arrivo e partenza di ogni esistenza, legato culturale che contraddistingue l'uomo di ogni dove e di ogni tempo.

Vincenzo Cimini era un grande poeta perché sapeva il racconto dell'uomo.

MASSIMO RIDOLFI

Giovedì Giacobbo:
https://youtu.be/VdK9u9IXr5U