Teramo e l'Abruzzo al Piccolo Teatro di Milano, da domani (13 aprile) fino al 30 aprile. A cofirmare la regia di “Carne Blu”, una fiaba nera ispirata all’Ariosto e alla Woolf, insieme a Federica Rosellini è la teramana Fiona Sansone (foto sotto). Diploma al liceo Classico di Teramo, una laurea in DAMS a Tor Vergata, il master “Il Clown nelle strutture socio-sanitarie” all’Università Roma Tre, il diploma professionale di Regia teatrale presso l’Accademia dell’Attore Teatro Integrato Internazionale di Roma, Fiona Sansone si è formata con il teatro civile di Ninni Bruschetta e il teatro partecipato di Veronica Cruciani. Al centro della sua attività professionale c'è la didattica teatrale sia per l’infanzia sia per gli adulti: ha coordinato a Roma il Centro per l’infanzia “Giocare sul serio”, insegna nel Lazio e in Abruzzo per tutti gli ordini dell’istruzione pubblica. Ha insegnato Recitazione all’Università di Teramo e ha collaborato, come docente, nei Corsi di Aggiornamento in Teatro D’Animazione Pedagogia e Didattica Teatrale per l’Università Roma Tre – Scienze della Formazione. Decine le collaborazioni con Biblioteche di Roma e Teatro di Roma, nell’ambito di progetti sullo sviluppo e la promozione della lettura e dell’arte a teatro.
Ha firmato la regia di spettacolo teatrali molto apprezzati. Ora è arrivato il momento di stupire e affascinare al cospetto del Piccolo di Milano, il tempio del teatro. Sua la coregia di Carne Blu di Federica Rosellini che sarà in scena da domani (debutto al Teatro Studio Melato alle ore 20.30) e fino a fine mese.: è la storia del viaggio di Orlando, bambino nato sulla Luna. Ispirandosi ad Ariosto e alla Woolf, Federica Rosellini, sola in scena, dà corpo a un’opera ibrida fra narrativa, teatro e fiaba gotica. Un momento d'oro per Fiona Sansone che a Teramo ha iniziato la sua carriera fin da giovanissima, sotto l'ala protettiva dei suoi due maestri: Annino Di Giacinto per la danza classica e moderna e Mariella Converti per il teatro. Proprio Mariella Converti le aprì le porte della sua scuola di teatro quando Fiona aveva solo undici anni. Una bambina, come i bambini cui ognuno dovrebbe insegnare che su una vita meravigliosa non cala mai, davvero, un sipario.
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