Quando sei un adolescente
il tuo orizzonte temporale
non va oltre le due settimane.
(J. Moyes)
Riprendiamo il filo.
“Essere contro” è necessario,bisogna preoccuparsi di quegli adolescenti che non hanno conflitti interiori e non ne generano: che non parlano e sono remissivi.
Ma è davvero questo l’adolescente che vogliamo?
Per rispondere dobbiamo chiederci quali siano le altre possibilità.
Si verificano dei casi in cui la fase adolescenziale si rivela difficile,a volte addirittura,malata ma questi casi non sono la regola. È questo che noi adulti dobbiamo comprendere.
In quanti modi si può essere contro? Indaghiamo alcuni atteggiamenti.
La trasgressione: i ragazzi tendenzialmente rispettosi se ne servono per infrangere quelle regole alle quali poi, ciclicamente,tornano ad obbedire.
L’opposizione: è un atteggiamento tipico di quei ragazzi che dicono sempre di no a tutto, anche quando vorrebbero dire di si. L’opposizione è una dipendenza al contrario e in questo caso i ragazzi vanno aiutati.
L’uso di droghe: È la maschera che permette agli adolescenti di nascondersi con più immediatezza. Facendo uso di droghe l’adolescente che non si piace si percepisce diverso.
Questi sono frammenti di riflessione utili al confronto quotidiano tra genitori e figli…
E le considerazioni che vi propongo provengono dalla vita reale.
Augusto Di Stanislao