La memoria come moto da luogo. Una frase che racchiude il senso del viaggio della “Quarto Savona 15”, l’auto blindata sulla quale il 23 maggio del 1992 viaggiavano Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifano, gli agenti della scorta del giudice Giovanni Falcone e della moglie, Francesca Morvillo, saltata in aria per mano della Mafia nella strage di Capaci.
Un viaggio che “non solo non si è fermato 30 anni fa”, ha ricordato Francesca Martinelli, tra le promotrici del “Premio Borsellino”, “ma che continua a trasportare la memoria del sacrificio di quegli uomini di Stato contro i simboli di morte e di corruzione che appartengono al sistema mafioso”.
La teca contenente quel che resta dell’auto blindata, una Fiat Croma il cui contachilometri si è fermato al numero 100287, sarà esposta a Roseto degli Abruzzi, in piazza della Repubblica, dalle 10 del mattino di venerdì 22 aprile, e ci saranno due momenti distinti ed ugualmente importanti.
“Abbiamo voluto concentrare i momenti della celebrazione al mattino” - ha spiegato nella conferenza stampa di presentazione il Sindaco Mario Nugnes. “Inizieremo scoprendo la teca dalla bandiera tricolore quindi, a seguire, ci saranno gli interventi istituzionali, che saranno introdotti e moderati dal giornalista Luca Maggitti, momento cui prenderanno parte anche gli studenti e i dirigenti degli istituti cittadini. Il pomeriggio, invece, abbiamo voluto dedicarlo alla memoria e al silenzio, per comprendere meglio che la mafia ha distrutto un’auto, ma non il lavoro e l’impegno degli uomini e dello Stato”.
“Per noi accogliere nella nostra città la teca con quel che resta della “Quarto Savona 15” è qualcosa che ci onora e che rinnova l’invito a riflettere sull’importanza del ricordare”, ha detto la Presidente del Consiglio, Gabriella Recchiuti. “Un ricordo raccontato attraverso una serie di dettagli che fanno storia e che costituiscono memoria. La storia di un viaggio che continua, che ci emoziona e ci dà forza e speranza nel futuro”.
Il programma, dopo la cerimonia di copertura della teca, prevede i saluti delle Istituzioni, il Sindaco Mario Nugnes e la Presidente Recchiuti per il Comune di Roseto, l’Assessore all’Istruzione Pietro Quaresimale per la Regione, il magistrato Giovanni Cirillo, la responsabile del progetto “Quarto Savona 15” Tina Montinaro, vedova dell’agente di scorta Antonio Montinaro, il Generale dell’arma dei Carabinieri Angiolo Pellegrini, il testimone di giustizia Luigi Leonardi, i Presidenti Filippo Lucci del Cope e Tommaso Navarra del Parco del Gran Sasso e Monti della Laga, e i dirigenti scolastici Maria Gabriella Di Domenico (I.C. Roseto 1), Anna Elisa Barbone (I.C. Roseto 2) e Eleonora Magno(I.C. Montorio al Vomano).
“Noi del Premio Borsellino siamo onorati di contribuire affinché il viaggio della “Quarto Savona 15” non si fermi - ha concluso Francesca Martinelli che è nel direttivo del premio - ed è motivo ulteriore di orgoglio averla a Roseto dopo aver toccato Pescara e L’Aquila e prima degli appuntamenti di Teramo e Bisenti”.
Un viaggio che “non solo non si è fermato 30 anni fa”, ha ricordato Francesca Martinelli, tra le promotrici del “Premio Borsellino”, “ma che continua a trasportare la memoria del sacrificio di quegli uomini di Stato contro i simboli di morte e di corruzione che appartengono al sistema mafioso”.
La teca contenente quel che resta dell’auto blindata, una Fiat Croma il cui contachilometri si è fermato al numero 100287, sarà esposta a Roseto degli Abruzzi, in piazza della Repubblica, dalle 10 del mattino di venerdì 22 aprile, e ci saranno due momenti distinti ed ugualmente importanti.
“Abbiamo voluto concentrare i momenti della celebrazione al mattino” - ha spiegato nella conferenza stampa di presentazione il Sindaco Mario Nugnes. “Inizieremo scoprendo la teca dalla bandiera tricolore quindi, a seguire, ci saranno gli interventi istituzionali, che saranno introdotti e moderati dal giornalista Luca Maggitti, momento cui prenderanno parte anche gli studenti e i dirigenti degli istituti cittadini. Il pomeriggio, invece, abbiamo voluto dedicarlo alla memoria e al silenzio, per comprendere meglio che la mafia ha distrutto un’auto, ma non il lavoro e l’impegno degli uomini e dello Stato”.
“Per noi accogliere nella nostra città la teca con quel che resta della “Quarto Savona 15” è qualcosa che ci onora e che rinnova l’invito a riflettere sull’importanza del ricordare”, ha detto la Presidente del Consiglio, Gabriella Recchiuti. “Un ricordo raccontato attraverso una serie di dettagli che fanno storia e che costituiscono memoria. La storia di un viaggio che continua, che ci emoziona e ci dà forza e speranza nel futuro”.
Il programma, dopo la cerimonia di copertura della teca, prevede i saluti delle Istituzioni, il Sindaco Mario Nugnes e la Presidente Recchiuti per il Comune di Roseto, l’Assessore all’Istruzione Pietro Quaresimale per la Regione, il magistrato Giovanni Cirillo, la responsabile del progetto “Quarto Savona 15” Tina Montinaro, vedova dell’agente di scorta Antonio Montinaro, il Generale dell’arma dei Carabinieri Angiolo Pellegrini, il testimone di giustizia Luigi Leonardi, i Presidenti Filippo Lucci del Cope e Tommaso Navarra del Parco del Gran Sasso e Monti della Laga, e i dirigenti scolastici Maria Gabriella Di Domenico (I.C. Roseto 1), Anna Elisa Barbone (I.C. Roseto 2) e Eleonora Magno(I.C. Montorio al Vomano).
“Noi del Premio Borsellino siamo onorati di contribuire affinché il viaggio della “Quarto Savona 15” non si fermi - ha concluso Francesca Martinelli che è nel direttivo del premio - ed è motivo ulteriore di orgoglio averla a Roseto dopo aver toccato Pescara e L’Aquila e prima degli appuntamenti di Teramo e Bisenti”.