La Quarto Savona 15 torna dopo Pescara è arrivata, stamattina a Teramo, in piazza Martiri ed è stata accolta dal Sindaco, dal Vescovo Leuzzi e dall'assessore Quaresimale. I resti della Fiat Croma, l’auto su cui persero la vita gli agenti Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo che scortavano Giovanni Falcone e la moglie Francesca Morvillo oggi è stata esposta in piazza Martiri. Il 23 maggio ricorrerà il trentennale della strage di Capaci. All’altezza del chilometro 5 dell'autostrada Palermo-Mazara del Vallo, la macchina fu investita dalla deflagrazione del tritolo e venne trovata nel tardo pomeriggio, distrutta, in un uliveto a centinaia di metri dal luogo dell’attentato. L’obiettivo della mostra, a cura del Premio Falcone e Borsellino, l’associazione Società Civile, in collaborazione con la Polizia di Stato, l’Associazione nazionale Magistrati d’Abruzzo e l’associazione Falcone e Borsellino, è di raccontare la storia di chi viaggiava su quell’auto. I resti della macchina, che già in passato furono esposti a Teramo, tre anni fa, oggi sono serviti a ricordare il sacrificio del magistrato, di sua moglie e degli agenti, simbolo di legalità. Il disvelamento della teca è avvenuto alle 10,30 nel corso di una breve cerimonia a cui hanno partecipato, viste le condizioni meteo anche il sindaco con Tina Montinaro, moglie di Antonio e fondatrice dell'associazione Quarto Savona 15, che ha l’obiettivo di mantenere viva la memoria della strage e di tutte le vittime di mafia, oltre alle forze dell'ordine. L'evento è stato presentato nella sala polifunzionale di via Comi a Teramo