Compare la Fiera, scompare lo Smeraldo. Voi direte: ma a voi di certastampa non vi va mai bene niente? No, non è che non ci va mai bene niente, non ci vanno bene le cose fatte male, più per cercare di dimostrare di aver fatto qualcosa, che per fare davvero qualcosa. La Fiera dell’Agricoltura, per definizione, dovrebbe starsene in un’area che “evochi” paesaggi agricoli, non incastrata tra un parcheggio (chiuso), un ritaglio di parco fluviale, un campetto, un sottoposte e una piazza. Già, la piazza, voglio parlarvi di quella. Perché quella che da questa mattina è invasa dalle macchine dei “visitatori”, non è una piazza perduta nel nulla, ma è il parcheggio di quartiere di una popolosa zona della città e, soprattutto, è il parcheggio di un cinema, lo Smeraldo. Parlare di Smeraldo, a Teramo, in questa fase storica, significa parlare dell’ultimo cinema rimasto in città, di quattro posti di lavoro, di una proprietà che ha cercato di resistere all’insulto della pandemia, di un’attività sempre meno redditizia vista l’offerta dell’home cinema… e di un week end “festivo”, visto il ponte del 25 aprile, che si perderà nell’aggressione dei parcheggi della Fiera. Guardate queste foto, le abbiamo scattate oggi a mezzogiorno, primo giorno di Fiera… …c’è un furgone che copre le locandine (hai visto mai che qualcuno avesse la tentazione di dargli una guardata?), e una macchina che chiude l’uscita di sicurezza. Condizioni, specie quest’ultima, che rendono quasi impossibile accendere il proiettore in sala, sempre che qualcuno riesca ad arrivarci, in sala, visto che bene che va dovrà parcheggiare chissà dove. E se vi venisse qualche dubbio, la foto qui sopra spiega abbastanza bene il senso teramano del parcheggio alla Fiera.
Sembra che, qualche residente, che dovrà cercare di non uscire, perché perdere il posto significherà non ritrovarlo, abbia chiesto spiegazioni al Comune e un amministratore, uno del tutto identico all’assessore Filipponi, avrebbe risposto con un concetto sul ruolo del Comune la gestione degli spazi che, in soldoni, suonerebbe più o meno così: «La piazza è del Comune e se serve ce la prendiamo». Quindi, in Centro Storico, tavolini ovunque per aiutare i bar e allo Smeraldo macchine ovunque per aiutare… chi?
La Fiera, che si poteva e secondo noi doveva fare altrove?