Roger Waters, mentre inutilmente litigava giorno e notte con David Gilmour per questioni artistiche ma anche economiche inerenti i diritti di autore di questa o quell'altra canzone, nonostante il suo pacifismo e anticapitalismo evidentemente solo di facciata, è riuscito ugualmente a comporre dei capolavori assoluti, ma questo è facile dirlo.
Assai più difficile è invece riconoscere tale genio nell'autore della lettera di risposta alla ragazza ucraina (Alina, 19 anni) che chiedeva a Roger di impegnarsi perché si smetta questa brutta guerra.
Roger si è detto disponibile a fare tutto il possibile perché questa guerra finisca, ma senza specificare cosa di concreto andrà a fare.
Prima però di fare qualsiasi cosa, ci tiene a precisare, con la capacità intellettuale del primo no-vax al Bar dello Sport, che, ad esempio, Obama e Putin sono sostanzialmente la stessa cosa, cioè sono entrambi dei sanguinari dittatori seminatori di morte, insomma dei criminali di guerra.
E poi Roger ci dice, sempre nella lettera, che suo padre è morto durante la seconda guerra mondiale per combattere Hitler (che identifica come "i tedeschi"), e che pure questo per lui è stato un errore (anche il nonno di Roger ha perso la vita da soldato, però nella prima guerra mondiale, sempre per combattere "i tedeschi", perché per lui, cioè Roger, l'Impero austro-ungarico e l'irredentismo erano pure queste delle questioni contro "i tedeschi").
Beh, forse Roger dovrebbe ripassare qualche fatto storico evidente (e qui gli abbuono la risoluzione della questione austro-ungarica, che portò da una Europa ancora medioevale divisa in imperi a un continente diviso in stati democratici): se non si fosse intervenuti gli ebrei sarebbero ora tutti sterminati, ad esempio, Roger; e non solo gli ebrei sarebbero stati sterminati, perché, Roger, nei campi di sterminio tedeschi sono state uccise 15 milioni di persone in totale, secondo le ultime stime, sempre in difetto; ciò vale a dire, Roger, che circa 9 milioni di vittime non erano giudei, ma omosessuali, zingari, vecchi, malati, avversari politici, o persone che, semplicemente, erano contrarie al fascismo che per più di vent'anni ha divorato il continente europeo e non solo.
Ecco Roger, che dici tutto liberamente al sicuro degli Stati Uniti d'America, pensa alla musica e ai tuoi diritti d'autore di canzoni, e basta!
La guerra, certe guerre, questa guerra - ed è ora di capirlo bene questo concetto -, è un fatto che si risolve solo nella guerra, dove chi è più armato è quello che vince; e solo dopo la fine della guerra si può ristabilire il concetto di pace, concretamente, e difenderlo, se chi l'avrà vinta questa guerra promulga una società democratica però, altrimenti continuerà a non esserci pace anche a riporre tutti gli armamenti.
Per questo, Roger, come si fece ai tempi di tuo padre (e di tuo nonno), è oggi importante armare ed entrare in guerra al fianco del Valorosissimo Popolo Ucraino contro la barbarie putiniana: Roger, il sacrificio di tuo padre (e di tuo nonno) ti ha dato il diritto, ben dentro la tua inattaccabile e privatissima villa americana per effetto dei principi democratici (e anche ultra capitalistici), di parlare stupidamente di pace a una ragazza che ha visto la sua floridissima terra, da un giorno a un altro, distrutta da un dittatore che quei diritti di cui tu godi in America li nega da vent'anni al suo stesso popolo e non solo, e ora anche al Valorosissimo Popolo Ucraino.
Ecco, Caro Roger, il tuo è un pacifismo a tutti i costi, a costo di non fare nulla.
Oggi in Italia, da questo umile appartamento popolare dal quale ti scrivo, è festa, una grande festa! perché il 25 aprile del 1945 il Valorosissimo Popolo Italiano, non certo con la chiacchierata vuoto-pacifista ma armandosi fino ai denti, si liberò da "i tedeschi" (che significa dal fascismo, Roger), grazie all'aiuto (militare, Roger) degli Americani, proprio gli stessi sanguinari dittatori che ti permetto Villa e chiacchiere al riparo della Villa.
«Cittadini, lavoratori! Sciopero generale contro l'occupazione tedesca, contro la guerra fascista, per la salvezza delle nostre terre, delle nostre case, delle nostre officine. Come a Genova e a Torino, ponete i tedeschi di fronte al dilemma: arrendersi o perire.» e questo fu il grido di battaglia di Sandro Pertini, che tu, Roger, scommetto non sai manco chi è stato.
La tua Ricca Libertà, Roger, è costata almeno la vita di 60 milioni di persone, tra il 1939 e il 1945, per non intervenire già nel settembre del '39; ma questo tu, Roger, dimostri, parlando la parola ormai sgonfia della pace, di non saperlo, perché sei un qualunquista, un miliardario qualunque.
Shut up Roger! youlack reality; and ifyoulackreality,you are incomprehensibleto me!toeveryone!
MASSIMO RIDOLFI
Link: Lettera di Roger Waters: https://www.sinistraineuropa.it/storie/la-bellissima-lettera-con-cui-roger-waters-si-schiera-sulla-guerra-in-ucraina/
Ph.: Roger Waters