Tamponi falsi, certificati veri. Bastava mandare una richiesta sul telefonino, precisando se si avesse bisogno di un “positivo” o di un “negativo” e lui, il farmacista, procedeva. Tra i suoi clienti, c’erano no vax che volevamo procurarsi un green pass senza neanche fare un tampone, ma anche impiegati e operai che cercavano di ritagliarsi un periodo di riposo con una falsa quarantena da Covid, pur non avendolo mai contratto. Per questo, Alberto Angelini, farmacista poco più che quarantenne di Appignano, è finito in manette. Ai domiciliari, per la precisione, accompagnato dalla accusa di falsità ideologica, in concorso con 17 clienti. Ed è tra questi, che figurano i nomi di quattro teramani, sembra dichiaratamente no vax, che si sono serviti delle prestazioni del farmacista. I teramani coinvolti sarebbero due bellantesi, un 59enne e una 52enne, con una donna di 51 anni e un ragazzo di 22 entrambi di Martinsicuro.