Neanche la morte ci salva dalle continue chiamate dei call center che devono venderci qualcosa, dai super sconti “riservati solo a noi”, dalle offerte imperdibili, dalle promozioni ossessive, né da quelli che devono effettuare improbabili recuperi crediti. E’ storia di oggi, alle 9,18 un nostro lettore riceve una telefonata, questa è la cronaca:
«Buongiorno, chiamo da parte di Enel…»
— «Buongiorno, mi dica»
«La chiamo perché c’è una bolletta scaduta nel 2020 intestata alla signora XXX»
— «Era mia madre, ma non c’è più, è morta…»
«Ma questa bolletta va pagata…»
— «Mi scusi, ma a che periodo si riferisce?»
«E’ una bolletta del 2020, di 15 euro»
— «Mi sembra strano, mia madre è morta nel 2018»
«Allora la deve pagare lei, se la casa la usava lei»
— «La casa è stata venduta nel 2017»
«Allora la deve pagare lei come erede…»
— «Non sono erede, ho fatto la rinuncia all’eredità»
«Questa bolletta qualcuno la dovrà pagare, veda un po’ lei…»
— «Io adesso abbasso il telefono, veda un po’ lei…»
Il numero che campeggia su questo articolo, è quello della chiamata appena raccontata.
Ricordiamo che, entro il 31 luglio, se tutto andrà bene, il Registro pubblico delle opposizioni, che oggi è attivo solo per le linee telefoniche fisse, si amplierà anche alle linee mobili. Questo vuol dire che i cittadini potranno impedire l’arrivo delle chiamate pubblicitarie iscrivendosi al Registro effettuando delle semplici e gratuite procedure. Prima di procedere con la chiamata, l’operatore di telemarketing sarà tenuto a verificare sul Registro se il numero che è in procinto di contattare figura o no nel Registro per evitare multe fino a 20 milioni di euro, o per le imprese, fino al 4 % del fatturato mondiale totale annuo dell’esercizio precedente.