Scene di quotidiana assurdità, quelle appena vissute a Giulianova, alla Stazione. Il racconto è di un testimone oculare, del quale non faremo il nome, perché si tratta di un noto esponente politico, che non vuole che si possa ipotizzare un tentativo di strumentalizzazione politica del fatto.
Perché non è un fatto politico, ma un fatto di sconcertante tristezza.
Raccontiamolo: “Una signora, sulla cinquantina, è entrata al bar per ordinare una consumazione, ma si capiva che lo faceva solo per poter chiedere di andare al bagno… ma la risposta del barista è stata raggelante”.
Alla signora, infatti, è stato detto che sarebbe dovuta andare al bar della stazione. La donna, un po’ stupita, si è avviata verso il bagno, ma l’ha trovato chiuso.
“Il bar della stazione di Giulianova è aperto solo dalle 8 alle 13 - continua il testimone - una cosa incredibile… la signora ha cominciato a sentirsi male… a quel punto ho chiamato un mio amico, che non abita lontano, e che è intervenuto consentendo alla signora di andare proprio a casa sua… ma non mi sembra una condizione civile…”.
Giriamo la segnalazione al sindaco Jwan Costantini… con una domanda: il bar della stazione ...non ha un bar? Se ce l'ha, perché dirotta i clienti su quello della Stazione, sapendolo chiuso? E se non ce l'ha, puó operare essendo un pubblico esercizio?