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Ufficiale: il ponte di Porta Romana a Teramo sarà intitolato a Pietro Tempesti, astronomo di fama internazionale, già direttore dell'allora Osservatorio astronomico di Collurania e oggi Osservatorio astronomico d'Abruzzo, ex consigliere comunale per quindici anni tra le fila del Pci. E' stata accolta, con tanto di presa d'atto della Commissione Toponomastica, la richiesta avanzata dal presidente del Consiglio Comunale, Alberto Melarangelo, di intitolare un luogo pubblico alla memoria di Pietro Tempesti (nato a Firenze nel 1917 e morto a Treviso nel 2011). Il Comune di Teramo, che gli deve molto nei campi del sociale e della cultura e che nel 2006 gli ha conferito la cittadinanza onoraria, lo ricorda così: “Piero Tempesti ha contribuito in maniera rilevante alla crescita culturale e civile della collettività teramana, sia nella sua attività di scienziato e direttore dell'Osservatorio che nel suo impegno intellettuale e politico. Ha diretto dal 1958 al 1975 l'Osservatorio Astronomico di Collurania, rilanciando la ricerca astronomica a Teramo caratterizzando la sua direzione con il segno del rinnovamento. Grazie al suo lavoro l'istituzione teramana è riuscita ad acquisire autorevolezza e credito anche internazionali ed è entrata a pieno titolo nel circuito universitario. Il rispetto per le persone, l'intuito e la valorizzazione delle singole capacità lo hanno reso un autentico maestro, tanto da poter essere considerato uno scopritore di talenti tra i giovani ricercatori che frequentavano l'Osservatorio e che oggi dirigono strutture scientifiche in tutto il mondo. Nel 2006, gli fu conferita la cittadinanza onoraria di Teramo, non solo per la sua prestigiosa carriera da astronomo, che lo ha reso famoso in tutto il mondo, ma anche per i quindici anni trascorsi con impegno e partecipazione tra i banchi del consiglio comunale come indipendente del Pci. Fondatore del Centro Culturale Gramsci organizzò convegni, conferenze, rappresentazioni teatrali e rassegne cinematografiche che coinvolsero personaggi di prestigio della cultura Italiana del tempo, tra i quali Alberto Moravia, Carlo Levi, Renato Guttuso, Pier Paolo Pasolini e Carlo Lizzani. Forte è stata anche la sua attenzione verso la produzione artistica locale, tramite numerose collaborazioni con la Corale Giuseppe Verdi, ma anche verso il patrimonio storico ed archeologico e soprattutto verso gli scavi della via Sacra nel parco archeologico dell'attuale via Cona”